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Parte da Vibo Valentia la prima class action contro la chiusura di bar e ristoranti: dopo Pasqua riapriremo!

Parte da Vibo Valentia la protesta contro l’ipotesi di congelare le zone gialle anche dopo Pasqua, il gruppo Zona Bianca annuncia la riapertura dopo le festività.

L’iniziativa vede in prima linea il popolo delle partite Iva, ormai stremato dalle misure restrittive e sul lastrico, nonostante le promesse di ristori che o non arrivano o se arrivano bastano soltanto a pagare la luce e le varie utenze.

I ristoratori vibonesi e calabresi non ce la fanno più e così hanno deciso di mandare un vero e proprio ultimatum al Governo Draghi ed anche al presidente Nino Spirlì a cui chiedono di dichiarare tutta la Calabria Zona Gialla. Per fare sentire la loro voce hanno stilato un documento spedito all’attenzione di Draghi, del ministro della Salute Speranza, del governatore Spirlì ed anche del Presidente della Repubblica.

“Dal 6 Aprile riapriamo a pranzo e cena”, si legge nel documento elaborato dal gruppo Zona Bianca, il neonato movimento costituito da gestori di bar e ristoranti della provincia di Vibo Valentia,

Gli esercenti della ristorazione, non solo sono stati abbandonati, ma si sentono sotto attacco da parte delle Istituzioni, e denunciano i gravissimi disagi e le sofferenze patite a causa delle restrizioni e di aiuti mai giunti e dal valore insignificante rispetto ai sacrifici a loro imposti.

In molti in questi mesi hanno ricevuto avvisi di sfratto, pignoramenti, revoche di fidi bancari, segnalazioni come cattivi pagatori e sospensione delle utenze per morosità.

“Le nostre attività sono state chiuse senza alcun nesso scientifico – denunciano – con l’aumento dei contagi e senza alcuna prova in merito che ne giustifichi la chiusura, soprattutto applicando i protocolli e le rigide misure di sicurezza”.

“I famigerati ristori di cui tutti parlano, non solo non arrivano – accusano i promotori del comitato – ma quando arriveranno saranno sicuramente insufficienti, e non basteranno nemmeno per affrontare le spese di gestione, figuriamoci per salvare i sacrifici di una vita e le proprie famiglie”.

Sulla scorta anche delle numerose incoerenze legislative, gli esercenti hanno chiesto al Presidente della Regione Calabria, di intervenire immediatamente per “fermare questa carneficina”. Inoltre hanno preannunciato al Governo la prima class action per il risarcimento danni per quanto sofferto in questo ultimo anno a causa delle restrizioni. .

Spirlì è anche stato invitato a Vibo Valentia per incontrare i gestori delle attività economiche della Provincia, per confrontarsi sulle problematiche che affligge la ristorazione e a farsi portatore della proposta di attribuire il reddito di cittadinanza ai titolari di bar e ristoranti per tutto il periodo di vigenza delle restrizioni.

Il gruppo Zona Bianca annuncia anche altre iniziative di protesta, tra cui “…la riapertura, per fronteggiare il grave stato di necessità e di bisogno di sostegno”.Dal 6 aprile, i ristoratori riapriranno si legge nel documento – a prescindere dalla colorazione della Regione Calabria, a pranzo e a cena, rispettando tutte le regole per la tutela della salute della clientela e del personale, a causa del nostro grave stato di necessità per salvare le nostre attività, le persone che vi lavorano e le rispettive famiglie da un pericolo concreto, imminente, e non altrimenti evitabile (anche conformemente a quanto previsto dall’art. 4 L. 689/1981 e art. 54 del c.p.”.