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Contro la chiusura della filiale della Bcc, Dasà si ribella e trova appoggio di 14 comuni

La battaglia iniziata dal sindaco dasaese Raffaele Scaturchio si è allargata anche a Sellia Marina e Melissa.

Mentre la petizione lanciata online dal primo cittadino di Dasà, Raffaele Scaturchio, contro la chiusura della banca – la deadline è il 19 settembre – spopola sul web, l’amministratore si muove simultaneamente su più fronti.
La notizia dell’interruzione dei servizi bancari ha infatti innescato una serie di reazioni da parte del primo cittadino che oltre la sopracitata petizione ha avviato una tavola rotonda praticamente permanente con i sindaci di 14 comuni, da Fabrizia nelle Serre Vibonesi fino Candidoni a ridosso della città metropolitana di Reggio Calabria (sottolineando che la Bcc attiva a Dasà assiste, sommando questi centri che ne usufruiscono circa 20mila persone), convocato ufficiosamente un consiglio comunale aperto per spiegare ai cittadini la situazione, avviato una raccolta firme contro la chiusura – con un gazebo adiacente la stessa banca – che hanno sottoscritto nella mattinata odierna ben 450 persone, annunciato di voler aprire un dialogo con Giuseppe Amelio e Raffaele Falbo sindaci di Sellia Marina e Melissa (due comuni che al pari del sito vibonese vedranno chiuso l’istituto di credito tra poche settimane) e chiesto al prefetto di essere convocato insieme ai suoi colleghi.
Scaturchio insomma ha annunciato battaglia, rimarcando che la stessa deve essere apartitica e priva di campanilismi. A queste dichiarazioni sta facendo seguire tutte le azioni succitate che completano a pieno i proponimenti espressi. Per sapere se quest’ultimi saranno accolti o meno non ci sarà da aspettare molto.

“Le voci di una chiusura della filiale Bcc di Dasà purtroppo sono concrete, così come la data di chiusura assieme alle filiali di: Sellia Marina (CZ) e Melissa (KR), entro il 30 settembre 2022 – si legge nel testo della petizione on line lanciata dal primo cittadino dasaese -. Il delicato equilibrio economico di un territorio fragile rischia di essere irreversibilmente compromesso da una scelta contraria ad ogni ragione logica. Occorre far comprendere con le ragioni del confronto e del dialogo che un sindaco, afferma Scaturchio, non può guardare in silenzio la perdita dell’ormai ultima presenza bancaria utilizzata da oltre 20’000 cittadini. La filiale Bcc di Dasà ha le carte in regola e la forza economica e reddituale  per continuare la sua attività“.