Politica

Vibo Valentia, la giunta perde pezzi. Santacaterina segue Primerano e si dimette

Il rimpasto prima annunciato e poi rinviato ha causato tanti malumori, così l’assessore alle Politiche Sociali decide di lasciare.

Non c’è tranquillità per l’amministrazione comunale e per la sindaca Maria Limardo che, dopo l’annunciato rimpasto poi sospeso, continua a perdere pezzi. Alle dimissioni di qualche giorno fa del vice sindaco Mimmo Primerano (che tra l’altro era stato scelto quale tecnico dallo stesso primo cittadino), sono arrivate oggi quelle messe nero su bianco da Rosamaria Santacaterina, L’assessore alle Politiche Sociali – una tra le teste che sarebbero dovute cadere con la rimodulazione della giunta vibonese – ha deciso, infatti, di rimettere le sue deleghe. “Ho rimesso al Sindaco l’incarico di Assessore all’Istruzione, Coesione sociale e Politiche giovanili”, annuncia in una nota Santacaterina, con tanto di allegato la lettera inviata alla Limardo.

Una nota nella quale l’oramai ex assessore rivendica i risultati ottenuti in poco più di un anno di lavoro dopo la nomina. “Al termine di questa esperienza istituzionale mi preme accendere l’attenzione su alcuni passaggi fondamentali dei tredici mesi di incarico, avviato con grandi difficoltà sin dall’insediamento, per la mancanza di personale e professionisti del Settore comunale delle Politiche Sociali e Istruzione, la sospensione di alcuni servizi socio-assistenziali, la necessità di adottare il Piano sociale di Zona concertato con le Associazioni del Terzo settore, i Sindaci dell’Ambito e l’ASP per evitare il commissariamento. Gradualmente con impegno e forza di volontà le questioni aperte sono state affrontate con il supporto di una ricostituita squadra di collaboratori che si sono messi al servizio della comunità, ponendo grande attenzione ai bisogni delle persone”, sottolinea Santacaterina.

L’assessore poi rivendica di avere utilizzato i fondi da anni giacenti nelle casse comunali e di avere recuperato nuovi fondi messi a disposizione nel campo della disabilità, del diritto allo studio, dell’aiuto alle fasce deboli. Snocciola, quindi, tutti gli obiettivi raggiunti che vanno dalla erogazione dei buoni alimentari che “hanno dato sollievo a circa 800 famiglie“, i contributi ad integrazione dei canoni di locazione, il rafforzamento del sistema educativo infanzia 0/6 con il servizio del nido comunale e delle scuole paritarie e riconosciute, con l’erogazione dei ristori delle perdite e delle rette per le famiglie, il finanziamento dei centri estivi 2021, la realizzazione della palestra all’aperto del Parco Urbano, le iniziative a sostegno della popolazione ucraina e dei minori stranieri non accompagnati, l’assistenza domiciliare per le persone con disabilità e gli anziani non autosufficienti, il mantenimento delle strutture residenziali e centri diurni per disabili e adulti in difficoltà ed il rinnovo delle procedure di accreditamento fino all’ l’erogazione di contributi ai caregiver, fino all’assegnazione dei fondi del PNRR.

Per poi concludere: “Le attività da portare avanti sono tante e gli obiettivi dei livelli essenziali delle prestazioni in ambito sociale sono ancora lontani dal raggiungimento, per una comunità che soffre di gravi carenze nei servizi socio-assistenziali specie dopo la pandemia. L’auspicio è che l’Amministrazione comunale possa continuare a lavorare alla costruzione di un sistema dei servizi sociali improntata alla valorizzazione delle reti di cittadinanza e all’utilizzo dei finanziamenti già ottenuti per il miglioramento delle prestazioni sociali della nostra Città“.