
Il consigliere regionale del Carroccio chiede al Governo l’immediata sostituzione del Commissario alla Sanità calabrese: “E’ inadeguato”.
Attacco frontale da parte di Pietro Molinaro nei confronti del Comissario alla Sanità della Calabria, Guido Longo, Il consigliere regionale della Lega non ha mandato giù il comportamento di Longo nei confronti dei dipendenti regionali e la sua decisione di fare vaccinare solo quelli del Dipartimento Salute “in spregio a tutte le regole nazionali e regionali”.
Per questo motivo, Moilinaro ha scritto a Mario Draghi e al generale Figliuolo, chiedenso l’immediata rimozione dell’ex prefetto dal ruolo di Commissario alla Sanità, in quanto irrispettoso del piano vaccinale nazionale e regionale che prevede una vaccinazione prima per anziani e soggetti deboli, poi gradualmente di tutti i cittadini.
“L’incaricato del Governo, non solo ha tentato di difendere la sua scelta illegittima di vaccinare il personale che lavora negli uffici del Dipartimento Salute, ma si è preso l’impegno di far vaccinare contro il covid, tutti i dipendenti della Regione Calabria“, evidenzia Milobnaro che aggiunge: “Entrambe le decisioni costituiscono una palese violazione delle regole in materia di vaccinazioni anti-covid. Non risulta in nessun documento della Repubblica Italiana che i dipendenti che lavorano negli uffici di un’amministrazione regionale, abbiano una qualche priorità di vaccinazione in questa fase.”.
“Non risulta nel Decreto dello stesso Longo, il n° 55 del 2 aprile 2021, con il quale è stato approvato il Piano vaccinale calabrese e non risulta nell’Ordinanza n° 6 del generale Figliuolo, Commissario nazionale per l’emergenza Covid – prosegue l’esponente della Lega -. Se hanno un valore gli elogi al nostro Presidente della Repubblica che si è messo in fila per farsi vaccinare, perché i calabresi devono tollerare Longo che calpesta i diritti degli ottantenni, delle persone fragili e delle categorie realmente prioritarie? Quanto il Commissario Longo sia inadeguato per il ruolo che gli ha affidato il Governo risulta anche dai tristi numeri delle vaccinazioni in Calabria. La sanità calabrese, guidata da Longo, ha utilizzato solo il 76,9 % dei vaccini disponibili, rispetto alla media italiana dell’87,7%, e nessuna regione italiana è riuscita mai a fare peggio della Calabria.“.