
L’assessore al turismo “svegliato” da Vivi-city interviene sulla questione e chiede più attenzione anche per la prossima edizione del convoglio storico.
“Come assessorato al turismo non possiamo che apprezzare e promuovere iniziative come Il treno degli Dei. Un giusto mix tra tradizione e novità per promuovere e gettare le basi di una nuova narrazione della nostra terra. Ci spiace, va detto, che tra le tappe non sia stata presa in considerazione Vibo Marina“. Inizia così una nota dellìassessore Michele Falduto.
A richiamare l’attenzione sulla mancata fermata a Vibo Marina del convoglio storico, organizzato dalla Regione con la Fondazione Fs, è stato proprio la nostra testata, che ha rilevato come dal Comune sia mancata una levata di scudi per uno sgarbo verso la Capitale Italiana del Libro fatto proprio dall’assessore Nunzia Catalfamo che più di altri si è vantata negli incontri nel porto vibonese, di ” essere vicina al territorio”. Ed invece è arrivato un ceffone che nessuno vuole ammettere di aver ricevuto.
“Pensiamo che per ottenere risultati sempre migliori sia fondamentale lavorare in squadra – prosegue nella nota Michele Falduto -, creare tavoli di progettazione condivisi per minimizzare gli sforzi (anche economici) e massimizzare i risultati. Non ci resta che fare un in bocca la lupo a questa iniziativa e, pur nel grande rammarico derivante dal mancato coinvolgimento, ribadire la nostra più totale apertura al dialogo e alla co-progettazione se non già per questa edizione, per la quale saremmo già pronti, almeno per la prossima. Non si dimentichi che Vibo Valentia è stata proclamata Capitale del Libro per l’anno 2021 e che nei prossimi mesi notevoli saranno i flussi di visitatori. L’auspicio è dunque – conclude l’assessore al Turismo del Comune di Vibo Valentia – che le due stazioni ferroviarie Vibo Marina e Vibo Pizzo, oltre ad essere tappa di fermata, possano godere di quella riqualificazione che attendono da anni”.
Adesso, aggiungiamo noi, il Comune deve fare con grande attenzione la sua parte. Il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi può arrivare come occasione unica ed irripetibile dal titolo di Capitale Italiana del Libro 2021.