Politica

Sant’Onofrio, Lo Schiavo: «Cooperative di Comunità nuovo modello di sviluppo per la Calabria»

Linocntro organizzato con Legacoop per presentare la proposta di legge del consigliere regionale, si è svolto nella sala del Centro di aggregazione sociale “Falcone-Borsellino”.

Si è svolta nella sala del Centro di aggregazione sociale “Falcone-Borsellino” di Sant’Onofrio, l’iniziativa di presentazione della proposta di legge regionale sulle Cooperative di comunità formulata dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo. L’iniziativa, promossa dallo stesso consigliere regionale, è stata realizzata con la fattiva collaborazione della Cooperativa di comunità Sant’Onofrio 3.0 e di Legacoop.

All’iniziativa hanno preso parte, oltre al proponente Antonio Lo Schiavo, il sindaco di Sant’Onofrio Antonino Pezzo, il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, il presidente di Legacoop Calabria Lorenzo Sibio, il vicepresidente di Legacoop Calabria con delega alle Cooperative di comunità Maurizio De Luca.

Gli interventi sono stati introdotti e moderati dal giornalista Stefano Mandarano. Nel corso dei lavori sono state esposte le esperienze di cooperative di comunità già attive ed operanti nei rispettivi territori, grazie al contributo del presidente della coop “Terre del Magra” di La Spezia, Gianni Torri, della presidente della coop “I live in Vaccarizzo” di Montalto Uffugo (Cs), Roberta Caruso, entrambi collegati da remoto, nonché della presidente della coop “Le 5 icone” di Pentone (Cz), Anna Capicotto, e del presidente della coop Sant’Onofrio 3.0 Francesco Carchedi. In conclusione ha preso la parola, anch’egli in collegamento streaming, il responsabile nazionale di Legacoop per le Cooperative di comunità Paolo Scaramuccia. In sala molti amministratori locali ed esponenti del mondo della cooperazione.

«In Calabria, dove maggiori sono diseguaglianze e sofferenze ha detto Lo Schiavo esponendo la sua proposta -, le Cooperative di comunità possono assumere una funzione ancora più incisiva rispetto a regioni dove pure sono più diffuse. Possono, in altre parole, rappresentare un baluardo contro lo spopolamento e la grave emorragia demografica delle aree interne e dei piccoli comuni. Centri spesso isolati, senza infrastrutture e servizi, nei quali uno strumento estremamente duttile come quello previsto dalla legge si presta a molteplici approcci: dalla produzione energetica alla produzione di beni e servizi, dalla gestione di beni pubblici alla valorizzazione del paesaggio o dei prodotti locali. Un sistema in cui i cittadini sono al tempo stesso produttori e consumatori, imprenditori e fruitori».

Il presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio, ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione con il consigliere regionale Lo Schiavo che ha subito coinvolto il mondo cooperativo, assicurando che la proposta di legge sulle Cooperative di comunità sarà sostenuta in tutte le sedi. «Teniamo molto alle cooperative di comunità – ha detto Sibio ringraziando il presidente della coop Sant’Onofrio 3.0, Francesco Carchedi, che rappresenta una delle prime esperienze del genere nel Vibonese – perché rappresentano il modello di rigenerazione sociale ed economica in cui crediamo, che prevedendo la collaborazione tra cittadini, territorio ed enti può dare risposte concrete al rischio spopolamento di borghi e paesi, che resta il nostro obiettivo. Ma noi – ha concluso – ci battiamo anche da tempo affinché venga rivista l’intera normativa sulla cooperazione che risale al 1979».