Politica

Regionali, Boccia ripesca Irto: sarà lui a sedersi al tavolo voluto da Conte e il M5S

Nicola Irto fa un passo indietro e torna ad essere il leader in Calabria in vista delle elezioni regionali di ottobre.

Ipotesi Ciconte già tramontata nel Pd. Francesco Boccia, ex ministro per gli Affari regionali, spedito in Calabria da Letta per ricucire tra le varie anime del partito, alla fine ha tratto il dado: sarà Nicola Irto, il ribelle e rinunciatario adesso ripescato, a guidare i Dem al tavolo delle trattative voluto da Conte e dal M5S per trovare la quadra del cerchio e andare uniti alle regionali di ottobre in Calabria. Insomma, una piccola giravolta è sempre consentita a tutti ed anche il ritorno del figliol prodigo.

«Nicola Irto unisce i riformisti e i progressisti e sarà il nostro leader calabrese che siederà col segretario Letta al tavolo chiesto dal Giuseppe Conte. Penso sarà importante per Irto non solo esserci ma sapere di esserci rappresentando il 100% del Pd calabrese e tutto il centrosinistra che oggi è rappresentato in Consiglio regionale e che con oltre 250 mila calabresi ottenne il consenso che poi ha consentito a Callipo di rappresentare l’opposizione in consiglio». Con queste parole Boccia, dunque, ha compiuto il miracolo e lo ha comunicato urbi et orbi, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme dopo gli incontri avuti ieri per definire le strategie in vista delle prossime regionali.

«Il Pd unitariamente e la coalizione di centrosinistra unita – ha proseguito Boccia si rivede in Nicola Irto guida politica di questo processo che è un processo che noi vogliamo completare vincendo le elezioni in Calabria. Non vogliamo che la Calabria possa essere governata da questa destra che non sceglierà qui il candidato. Lo sceglieranno come candidato di risulta, purtroppo, lo dico per la Calabria, a Roma, dopo avere definito la spartizione delle candidature decise in un palazzo i leader del centrodestra. Noi non siamo la destra, la destra dei fili spinati antieuropea, sovranista. Ecco perché facciamo un appello a tutti, con l’io non si va da nessuna parte, con l’io, io, io che è quella che sta caratterizzando ancora in questi giorni le scelte di de Magistris, si fanno solo danni e lo dimostra l’ennesima lite con Tansi».