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Nuovo Dpcm, cosa prevede. Sarà una Pasqua austera, salta ancora l’Affruntata

Anche quest’anno il periodo pasquale sarà contraddistinto dalle limitazioni dovute alle regole anticovid, e non ci saranno deroghe. Lo prevede il nuovo Dpcm che entrerà in vigore sabato prossimo, 6 marzo, per restare in vigore fino al 6 aprile.

Questo vuol dire che per il secondo anno consecutivo (non era mai successo nemmeno in tempo di guerra) salteranno le tradizionali processioni a Vibo Valentia e dintorni, tra cui l‘Affruntata, un appuntamento molto sentito da molte comunità. Come ha annunciato il vescovo di Mileto, Luigi Renzo, si celebreranno solo le messe, con presenze limitate di fedeli (video).

Il vescovo Renzo: Niente processioni e celebrazioni ridotte

Vediamo nel dettaglio cosa prevede il Dpcm

L’Italia per tutto questo periodo continuerà ad essere divisa a colori in base al rischio di contagi: più alto il rischio, più stringenti saranno le limitazioni. Anche nelle zone bianche, resta in vigore l’obbligo di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento fisico con i non conviventi.

Fino al 27 marzo, gli spostamenti tra regioni sono consentiti solo per ragioni di salute, di lavoro o di stretta necessità. Resta in vigore il coprifuoco dalle 22, durante il giorno rimane possibile fare una visita a parenti e amici (ma non in zona rossa).

Novità e conferme per quel che riguarda le attività che potranno aprire e quelle che invece dovranno rimanere ancora chiuse. E chi sperava in qualche nuova apertura è rimasto deluso.

Discoteche, piscine e palestre, ma anche fiere e congressi restano sospesi. Nessun cambiamento anche per gli eventi sportivi che continueranno a svolgersi a porte chiuse. Inoltre, le attività che svolgono servizi alla persona come i centri estetici, i parrucchieri ed i barbieri dovranno chiudere se si troveranno in una regione in zona rossa.
Per i bar e i ristoranti non cade la chiusura serale: l’orario di apertura al pubblico può arrivare al massimo alle 18; nelle zone gialle l’asporto rimane consentito fino alle 22 e nessuna limitazione invece per le consegne a domicilio, le quali saranno consentite anche nelle zone arancioni e rosse. Una deroga per l’apertura dopo le 18 è concessa ad autogrill, mense e ristoranti degli alberghi.
Per le attività culturali, la data da segnare nel calendario è quella del 27 marzo. Da quel sabato, teatri e cinema potranno riaprire con posti a sedere assegnati e distanziati. La loro capienza deve essere ridotta al 25% di quella massima e comunque non più di 200 spettatori al chiuso e 400 all’aperto. Sempre dal 27 marzo cade l’obbligo di chiusura nei weekend per i musei che già possono restare aperti nelle zone gialle.
Infine, le scuole. Didattica in presenza azzerata nelle zone rosse ed i presidenti delle Regioni potranno anche imporre la didattica a distanza per tutti gli istituti anche se in zona gialla o arancione, purché l’incidenza dei contagi nell’ultima settimana sia di 250 ogni 100mila abitanti.