Politica

Lega, Saccomanno: “La chiusura delle Terme Luigiane un disastro, manca il buonsenso”

Il commissario regionale del Carroccio per la Calabria: “300 posti di lavoro persi. Incomprensibile quello che sta succedendo”.

“La chiusura delle Terme Luigiane L’incapacità al dialogo e la scelleratezza dei primari attori porta al disastro! E’ veramente incomprensibile come dopo oltre 80 anni debbano chiudere le Terme Luigiane che sono un unicum nello scenario nazionale e regionale”. Con queste parole, il commissario regionale della Lega, Giacomo Saccomanno, entra nelle lunga querelle che riguarda l’importante centro termale a metà strada tra i comuni di Guardia Piemontese e Acquappesa.

“Contrapposizioni insuperabili o altro? – si chiede in una lunga nota il commissario della Lega CalabriaCerto, qualunque ragione, pur se esistente, non giustifica la chiusura con perdita degli oltre 300 posti di lavoro, oltre, naturalmente, a tutto l’indotto che gira attorno. Grande amarezza della Lega per quanto accaduto e per la mancanza di un adeguato incontro per cercare di risolvere i problemi esistenti che, certamente, con una serena mediazione o con la dovuta autorevolezza avrebbero potuto rimettere tutto in ordine. In un territorio, come afferma il vescovo emerito Fiorini Morosini, povero, oppresso dalla ‘ndrangheta, afflitto da tanti altri atavici problemi, compresa la pandemia, non si possono perdere posti di lavoro e risorse per la mancanza di un effettivo dialogo tra le parti. La nota del consigliere regionale Pietro Molinaro e tutti gli interventi esterni non hanno sortito alcun effetto, pur essendoci, a parere dello scrivente, tutte le condizioni per trovare una intesa ed evitare il tracollo di una delle più antiche strutture calabresi. La Lega, non vuole entrare nel merito di chi ha ragione o torto, ma richiama tutti al ragionamento ed alla responsabilità e si dichiara pronta ad incontrare i soggetti interessati per cercare di trovare una soluzione appropriata alle aspirazioni delle parti ed alle esigenze delle comunità. In tale direzione, la Lega è disponibile ad incontrare tutte le parti interessate per cercare di trovare, esattamente, quel punto di incontro che potrebbe impedire una chiusura non giustificabile e tollerabile.