L’evento culturale ha avuto luogo presso il Casino Pedrocchi il 26 aprile scorso e ha riscosso un particolare successo di pubblico.
La Fondazione Antonino e Maria Murmura sbarca in Veneto a Padova dove la presidente Maria Murmura Folino si esibisce insieme all’Ensemble Vivaldi de I solisti veneti. L’evento culturale ha avuto luogo presso il Casino Pedrocchi il 26 aprile scorso e ha riscosso un particolare successo di pubblico; si è trattato di un omaggio al classicismo in cui sono state magistralmente eseguite musiche di Beethoven, Mozart e Schubert. Il quartetto d’archi e aria Murmura Folino si sono alternati nell’esecuzione dei brani musicali e hanno dato prova della loro maestria artistica incantando il pubblico presente che ha seguito e partecipato con orecchi attento; un pubblico di amici, ma anche di cultori ed esperti di musica che hanno sostenuto i musicisti con la forza dei loro applausi.
I Solisti Veneti sono un’orchestra da camera italiana famosa a livello internazionale soprattutto per le sue esecuzioni di musica del Settecento veneto. E’ stata fondata a Padova nel 1959 da Claudio Scimone che ne è stato il direttore fino alla sua morte; dal 2019 il direttore artistico e musicale dell’orchestra è il Maestro Giuliano Carella.
I brani eseguiti dall’Ensemble sono stati molto adatti al tono della serata e si è tratato di Divertimento per archi K 138 di Mozart e di 5 danze tedesche per archi di Schubert.
La pianista Maria Murmura Folino si è diplomata al Conservatorio Santa Cecilia di Roma sotto la guida del Maestro Renzo Silvestri e si è perfezionata presso l’Accademia Chigiana di Siena. La sua carriera concertista, iniziata subito dopo il diploma, subisce una lunga stasi durante la quale si occupa di cultura, soprattutto musicale, e fonda e dirige l’Associazione Amici della Musica e il Concorso Pianistico Internazionale Fausto Torrefranca.
Maria Murmura Folino intende fare in questa occasione un omaggio a Beethoven di cui il 16 dicembre del 2020 ricorrevano i 250 anni dalla nascita, ma che, purtroppo, a causa della pandemia non sono stati celebrati con nessun evento. Per questo motivo le musiche eseguite appartengono tutte “al genio sordo” che raccolse l’eredità di Mozart: Sonata per pianoforte n. 21 op. 53 “Waldstein”, Sonata per pianoforte n. 23 op. 57 “Appassionata” e, come bis, il primo tempo della Sonata 17 op. 31 n. 2 “La Tempesta”.
Ricordiamo, infine, ma non ultimi Enrica a Fabrizio Arengi Bentivoglio, che hanno fortemente voluto, curato in ogni dettaglio e sponsorizzato la manifestazione; a loro va il grazie infinito da parte sia dei musicisti tutti, sia della Fondazione che ha avuto la possibilità di farsi conoscere anche fuori dal territorio in cui solitamente opera e di mostrare l’eccellenza dei suoi membri.