Cultura

La Calabria merita i beni culturali che ha? L’esempio negativo di Mileto

La mancanza di interesse delle giovani generazioni e delle scuole per i nostri tesori d’arte è un segnale negativo

A VOLTE MI CHIEDO se meritiamo i beni culturali che abbiamo in Calabria, che non sono certo così numerosi come quelli che si ammirano nelle grandi città d’arte, ma che comunque hanno un grande valore.
In un articolo apparso sul sito web “Il Vibonese” si lamenta che gli studenti delle scuole di Mileto non hanno visitato il dipinto della “Madonna delle pere”, in mostra al Museo statale di Mileto dove è giunto da quello di Altomonte ; in cambio il museo del cosentino ha ricevuto in prestito i sarcofagi trecenteschi dei Conti Sanseverino. Fatto ancora più grave, si aggiunge nell’articolo, perché l’opera appartiene a Paolo di Ciacio pittore del quattrocento originario di Mileto.

Come commentare questo atto di accusa? Con il disinteresse del mondo della scuola, il più importante soggetto culturale pubblico al quale guardiamo per la crescita delle future generazioni , oppure con la insufficiente azione di promozione del Museo statale dove si trova il dipinto della Madonna delle pere? Peraltro neppure il museo ed il Parco archeologico medievale di Mileto se la passano meglio quanto a numero di visitatori.
Anche il Museo, soggetto culturale importante, credo debba fare un esame di coscienza perché , a mio avviso, non è riuscito ad interpretare il proprio ruolo che deve essere di promozione della cultura e non di semplice esposizione e custodia di reperti e memorie di un passato, glorioso ma morto e sepolto. Che vadano nelle scuole a suscitare tra i ragazzi e tra i docenti l’interesse per il nostro patrimonio culturale , in modo che imparino ad apprezzarlo.

  • Avvocato e Scrittore