Costume e società

Kalabria Eco Fest a Polia, un successo. Esposti pezzi del Museo dell’emigrazione

Una bella kermesse che si è interessata di un tema tuttora attuale come l’emigrazione, raggiungendo molti visitatori.

–Si è conclusa a Polia il Kalabria eco fest, festival atipico e glocale, verso un mondo umanamente più equo, sostenibile e consapevole, organizzato da un gruppo di giovani del luogo e che si è dipsiegato in due giorni con momenti musicali, culturali e momenti di riflessione. Nella seconda e ultima giornata, per la prima volta è stato “trasferito” in località La Gigliara parte del museo dell’emigrazione “La Barcunata” di San Nicola da Crissa, un’idea avuta dalla rivista che da 25 anni si trova a raccontare il fenomeno migratorio, le tradizioni popolari e antropologiche della Valle dell’Angitola.

Per l’ccasione sono stati esposti alcuni pezzi con tanto di pannelli didattici e foto. Iniziativa molto apprezzata dai tanti visitatori che hanno peso d’assalto la località montana, in particolare dall’antropologa Patrizia Giancotti, di Rina Amato, Francesco Cuteri, Massimiliano Capalbo, Francesco Pileggi e Vito Rondinelli, molto attenti alle tematiche sociali che riguardano i piccoli paesi e la Calabria in generale.

Il museo di San Nicola da Crissa per la prima volta ha incontrato il territorio con molto successo, un’iniziativa che in futuro sarà riproposta in altre località dove la rivista di storia e antropologia sarà presente a iniziare da Capistrano il prossimo 7 e a Vallelonga il 10 agosto.

Due iniziative che tratteranno il tema dell’emigrazione in altrettanti paesi che hanno vissuto un fenomeno di spopolamento.

“Siamo felici che esperti e no di emigrazione, in questa giornata abbiano manifestato molto interesseha commentato Bruno Congiustì, findatore del Museo sannicolese -. È solo un punto di partenza, poiché a breve saranno messe in opera altre iniziative. Tutto ciò ci conforta per andare avanti. Abbiamo fatto tutto da soli senza il supporto di enti pubblici, fatta eccezione del comune di Capistrano. Questa è la nostra forza per continuare a omaggiare chi con tanto dolore e sacrificio ha dovuto lasciare il paese natio”.