Città e ambiente

Fondi strutturali e Recovery Plan: la strada giusta per far risorgere Vibo Valentia

Si è riunito ieri, martedì 23 marzo, a Palazzo Luigi Razza ill Forum sulle opportunità dei fondi strutturali 2021/2027 e del Recovery Fund.

All’incontro svoltosi nel palazzo municipale hanno preso parte le rappresentanze dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.
L’amministrazione, nell’ottica della partecipazione, ha voluto fortemente dialogare con le rappresentanze dei lavoratori i quali saranno co-protagonisti della immensa opportunità offerta dalla Commissione Europea con il piano Next Generation EU e che si è tradotta negli indirizzi di programmazione di “Vibo Valentia 2030@”, approvati dalla Giunta Comunale e trasmessi alle commissioni consiliari per quanto di competenza.

L’incontro è stato presieduto dal sindaco Maria Limardo che ha definito il piano Next Generation EU, “un grande passo in avanti per l’Europa e una occasione irripetibile per l’Italia per rilanciare gli investimenti e attuare importanti riforme all’interno di una cornice di maggiore sostenibilità ambientale e sociale”.

“Maggiori investimenti è sinonimo di maggiore occupazione, obiettivo non scontato per un comune d’Italia come Vibo Valentia – ha aggiunto Maria Limardo – ricco di potenzialità e risorse ma, allo stesso tempo, caratterizzato da un tasso di occupazione al 2017 pari al 35,8%. L’amministrazione crede fortemente nelle opportunità che possono scaturire dalla attuale emergenza pandemica la cui crisi può trasformarsi in un momento di svolta necessario ad una rinascita”.

Il vicesindaco Domenico Primerano ha presentato, quindi, i 31 progetti che il Comune di Vibo Valentia intende proporre al Governo. Progetti che perseguono, stando alle parole di Primerano, ” 6 mission”: digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per la mobilità,istruzione, formazione, ricerca e cultura, equità sociale, di genere e territoriale salute.

“È necessario partire dai bisogni del territorio – ha sottolineato Primerano – al fine di progettare interventi quanto più aderenti e capaci di sfruttare al meglio le risorse preesistenti*.

Sergio Pititto, segretario CISL, si è complimentato con l’amministrazione per la strada intrapresa e ha auspicato che si possa proseguire sulla strada di una collaborazione sempre più stretta, al fine di farsi carico dei veri bisogni del territorio. Ha evidenziato l’esistenza di alcuni punti che necessitano, nella fase di progettazione, maggiore cooperazione in quanto possibile volano per il settore industriale e quindi per lo sviluppo del territorio: riconversione dell’ex cementificio e rigenerazione territoriale delle aree industriali.

Pasquale Barbalaco, coordinatore UIL, a sua volta ha condiviso la scelta dell’amministrazione di coinvolgimento degli stakeholders ai fini della definizione e progettazione degli interventi. In particolare, Barbalaco ha sottolineato la rilevanza di alcuni punti proposti: messa in sicurezza degli istituti scolastici al fine di renderli innovativi ed a misura di studente, interventi di prevenzione del rischio idrogeologico specialmente nell’ottica della valorizzazione delle zone costiere e del rilancio del turismo.

Enzo Scalise, segretario generale CGIL Area Vasta, ha chiesto di puntare sulla ripartenza del settore industriale, ormai negli anni in declino, mediante investimenti che rendano attraente la città agli imprenditori: interventi sulla viabilità, nuove infrastrutture all’avanguardia. Il rappresentante sindacale ha manifestato, altresì, la necessità di un confronto con il mondo delle imprese il quale può rappresentare un valore aggiunto per il perseguimento degli obiettivi che il piano si propone.

Battista Platì, CGIL, ha manifestato apprezzamento per la strada intrapresa specialmente considerando l’eccezionalità di immissione di fondi.
L’incontro si è concluso con l’auspicio che questo primo momento di dialogo sia solo l’inizio di una collaborazione proficua e duratura nel tempo