Politica

Decreto Sostegni, cartelle esattoriali sospese fino al 1° maggio e “condono”

Il Consiglio dei Ministri pronto a varare decreto legge che contiene misura e economiche e fiscali. A tenere banco è la cancellazione delle cartelle fino a 5 mila euro.

Approda oggi in Consiglio dei Ministri il tanto atteso Decreto Sostegni che dovrà contenere diverse misure economiche e fiscali, tra cui il rinvio dal primo marzo al primo maggio della ripartenza delle notifiche delle cartelle esattoriali e spostamento al secondo semestre della ripresa dei pagamenti per chi ha programmi di rateizzazione in corso e la cancellazione delle cartelle più vecchie (dal 2000 al 2015) di importo non superiore ai 5 mila euro.

Sulla prima misura non ci sono problemi. Sul “condono” invece il Governo è spaccato. Da una parte Lega, M5S e Forza Italia, dall’latra Leu, con in mezzo il Pd che rimane perplesso sul da farsi. Chi non ha dubbi è il leader leghista Matteo Salvini secondo cui: «È imprescindibile che nel decreto ci sia la pace fiscale: la rottamazione di decine di milioni di cartelle vecchie, che sarebbero la morte per milioni di famiglie».

La viceministra dell’Economia, Laura Castelli (M5S) così risponde a chi accusa di voler fare un condono: «L’ideologia andrebbe messa da parte. Si tratta di una pulizia di parte del magazzino dell’Agenzia delle entrate da crediti ormai inesigibiliper dare la possibilità alla riscossione di concentrarsi sui crediti esigibili»

Il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon (Lega), ha tentato di aumentare il tetto delle cartelle condonabili a 10mila euro, ma si è dovuto arrendere di fronte alla contrarietà degli altri partiti. La Lega, però, ha promesso di riproporre l’aumento in sede di conversione del decreto in Parlamento.

Le altre misure

Previsto in bozza il rialzo delle percentuali per calcolare i nuovi ristori: l’indennizzo a fondo perduto del costo complessivo di 11 miliardi verrà infatti parametrato sulla media della perdita mensile tra annualità 2019 e 2020, risarcendo dal 60% al 20% per fasce fino a 10 milioni di fatturato. Il decreto stanzia inoltre 600 milioni per il fondo ‘Montagna’ e 1,5 mld per rafforzare il fondo per gli autonomi e liberi professionisti previsto in legge di bilancio.

ristori per le imprese messe in crisi dalla pandemia di coronavirus andranno da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 150.000 euro. Saranno erogati attraverso bonifici, o in alternativa crediti d’imposta, in maniera diretta nella seconda metà di aprile. I potenziali beneficiari potrebbero essere circa 3 milioni.

Vaccini

Secondo la bozza del dl si va verso uno stanziamento di oltre 4 miliardi per il piano vaccini. Nella lista degli stanziamenti anche 700 milioni per l’acquisto di nuovi vaccini, 400 milioni per il trasporto e la logistica, 200 milioni per la produzione di vaccini in Italia, 1 miliardo per la struttura commissariale e 50 milioni per ospedali Covid. Tra gli altri fondi previsti dal decreto, 300 milioni per la scuola, 130 milioni corpo polizia e 60 milioni per i test nel mondo sportivo.

Cig e blocco licenziamenti

Pronta anche la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno per la Cig ordinaria; sblocco selettivo fino a fine anno – magari accompagnato dalla Cig Covd – per i lavoratori non coperti da protezioni in attesa della riforma degli ammortizzatori sociali. Il decreto stanzia inoltre 400 milioni per il fondo occupazione. Inoltre tra le altre voci di spesa, si destinano 170 milioni ad un fondo per il trasporto aereo; 1,5 mld per i lavoratori stagionali, con un’indennità pari a 2.400 euro forfettari. Viene inoltre rifinanziato il Reddito di cittadinanza con 1 miliardo in più dovuto ad un ampliamento della platea. Viene estesa anche la platea del Reddito di emergenza inserendo 1/12 dell’affitto pagato nel limite per cui lo si recepisce per 3 mesi.