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Cosenza nella morsa del covid, troppi casi: scuole chiuse e vigili con il megafono invitano a stare a casa

La città bruzia ha visto aumentare di molto il numero dei positivi negli ultimi giorni, il sindaco Occhiuto chiude le scuole e manda i vigili ad invitare la popolazione a stare in casa.

Il covid sta metteno paura a Cosenza e nella sua provincia. L’incremento dei casi ha spinto molti sindaci a chiudere le scuole, mentre la REgione ha istituito la zona rossa per i Comuni di Acri, Altomonte, Crosia e San Giovanni in Fiore, oltre a Cutro (Crotone). L’ordinanza firmata da Spirlì ha validità dalle ore 5 di oggi, 13 aprile a tutto il 26 aprile.

Anche la città di Cosenza affronta da settimane un’emergenza senza fine. L’ospedale è in affanno e l’aumento dei posti letto deciso dal commissario Asp La Regina si spera possa alleggerire la pressione sul nosocomio cittadino.

«Per la tutela della salute di tutti si invitano i cittadini ad evitare gli assembramenti e a utilizzare sempre la mascherina», è uno dei messaggi che viene ripetuto ai megafoni dalle auto della polizia municipale di Cosenza. Proprio come successo un anno fa in pieno lockdown.

Il boom dei contagi a Cosenza e provincia

il boom di contagi delle ultime settimane a Cosenza sta mettendo a dura prova l’organizzazione del sistema sanitario e in base ai dati ufficiali forniti dal bollettino di ieri, lunedì 12 aprile, la Calabria ha battuto il nuovo record assoluto di ricoverati in ospedale dall’inizio della pandemia, con 511 pazienti nei nosocomi regionali, di cui 40 in terapia intensiva. Sono numeri superiori al picco di fine novembre scorso, anche se stavolta sono concentrati prevalentemente nella Provincia di Cosenza. Oltre la città capoluogo, preoccupa la situazione anche nella città di Corigliano-Rossano, da dove otto ricoverati sono stati trasferiti nella terapia intensiva del Grande Ospedale Metropoliano di Reggio Calabria.