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Capitale italiana del Libro 2021, in sei si contendono il titolo: c’è anche Vibo Valentia

La vincitrice sarà resa nota venerdì prossimo, 7 maggio, nel corso di una cerimonia che si svolgerà on line sul sito del Ministero della cultura.

Sarà proclamata venerdì 7 maggio, alle 11.00, la città vincitrice del titolo ‘Capitale italiana del Libro’. La giuria, presieduta da Romano Montroni, comunicherà al ministro della Cultura, Dario Franceschini, la città designata per il 2021. Sono sei le città finaliste che si contendono il titolo: Ariano Irpino, Caltanissetta, Campobasso, Cesena, Pontremoli e Vibo Valentia.

La città vincitrice riceverà dal ministero della cultura, tramite il Centro per il Libro e la Lettura, un contributo pari a 500 mila euro per la realizzazione del progetto. La Capitale italiana del libro è stata istituita dal ministro Franceschini nel 2020, ai sensi della legge 13 febbraio 2020, n. 15 per la promozione e il sostegno della lettura.

Il titolo della prima edizione è stato conferito dal Cdm, su proposta del ministro della Cultura, al comune di Chiari in provincia di Brescia, uno dei paesi più colpiti dalla epidemia da Covid-19 che nei mesi più duri del lockdown ha trovato proprio nella lettura, compiuta attraverso i canali social dell’amministrazione, uno degli strumenti per sostenere la comunità. La cerimonia sarà trasmessa online sul canale youtube del ministero della Cultura.

LA GIURIA. Sono Romano Montroni (presidente), Valentina Alferj, Angelo Piero Cappello, Fulvia Amelia Toscano e Gerardo Casale (che ha sostituito Marcello Veneziani, con decreto ministeriale del primo aprile) i componenti della Giuria per il conferimento del titolo di “Capitale Italiana del Libro” 2021.

GLI OBIETTIVI, Obiettivi principali sono “il miglioramento dell’offerta culturale, la crescita dell’inclusione sociale e il contrasto della povertà educativa, in considerazione delle esigenze della comunità locale di riferimento”; “il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociali, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica”; “l’utilizzo delle nuove tecnologie, anche al fine del maggiore coinvolgimento dei giovani e di altre categorie a rischio di esclusione sociale e dalle innovazioni tecnologiche, quali gli anziani e i disabili”; “la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi”; “il conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale, anche con riferimento all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU”; “diffondere l’abitudine alla lettura e favorire l’aumento del numero dei lettori, valorizzando l’immagine sociale del libro e della lettura nel quadro delle pratiche di consumo culturale”; “promuovere la frequentazione delle biblioteche e delle librerie e la conoscenza della produzione libraria italiana, incentivandone la diffusione e la fruizione”; “valorizzare le buone pratiche di promozione della lettura realizzate da soggetti pubblici e privati, rafforzandone la collaborazione; i) valorizzare la diversità della produzione editoriale”; “promuovere la dimensione interculturale e plurilingue della lettura nelle istituzioni scolastiche e nelle biblioteche”.