Politica

Vibo Valentia, le richieste del gruppo Zona Bianca a Draghi e Spirlì in otto punti

Non si fermano gli operatori economici vibonesi, dopo il flash mob di martedì 6 aprile, sono fortemente intenzionati ad andare avanti nella protesta.

Così, in questi giorni, si stanno intrecciando rapporti con analoghi gruppi di tutta Italia per organizzare la marcia su Roma, concordata per martedì 13 aprile.

In buona sostanza, non ci si accontenta delle promesse di Draghi di cui parliamo nell’articolo linkato sotto , ma si vuole una riapertura immediata delle attività ed un ristoro concreto ed adeguato dei disagi subiti a causa delle chiusure. (Segue dopo il link).

I i gestori dei bar e ristoratori della Provincia di Vibo Valentia, nonché di tutte le attività economiche e commerciali aderenti denunciano il gravissimo rischio di fallimento delle attività e la nascita di nuovi poveri a causa delle misure restrittive adottate per il contenimento del Contagio da Covid-19. Su questa base hanno elaborato un documento con le richieste, indirizzato a Draghi e Spirlì, suddiviso in otto punti. Vediamo quali sono.

Le richieste in otto punti del gruppo Zona Bianca

1. Autorizzare l’immediata riapertura al pubblico delle attività, soprattutto nei distretti ASP con contagi contenuti (come quello di Vibo Valentia – Calabria);

2. Esonerare l’esercente da ogni responsabilità dei clienti per le violazioni di legge da questi commesse;

3. Esenzione fiscale totale delle tasse (nazionali, regionali e locali) per i primi 6 mesi dalla riapertura al pubblico e la cancellazione di quelle pregresse dal 2019; 4. Porre a carico del governo e delle Regioni il pagamento dei contributi previdenziali, esonerando i commercianti dal relativo obbligo di pagamento;

5. Porre a carico del governo tutte le spese vive dimostrabili (affitti, utenze, spese gestionali) sofferte dalle attività durante il periodo di chiusura;

6. Disporre in favore di bar e ristoranti, e di tutte le categorie penalizzate dalle chiusure, una sanatoria del mancato pagamento di mutui e prestiti, la cancellazione Crif, nonché il ripristino dei fidi bancari a causa delle mancanze avvenute durante il lockdown;

7. Istituire dei finanziamenti di importi proporzionati all’esigenza dell’impresa, di lunga durata, in parte o totalmente a fondo perduto in favore dei gestori di bar e ristoranti, e di tutte le attività maggiormente colpite dalla chiusura, con Garanzia dello Stato;

8 . Si chiede, in ogni caso, a voler adattare le misure di restrizioni in modo differenziato per aree provinciali e/o per distretti ASP di appartenenza, apparendo discriminatorio le applicazioni per aree regionali e/o nazionali.