Città e ambiente

Vibo, terreni e siepi incolte in città: pugno duro per i proprietari che non puliscono

Il Comune intima ai proprietari e conduttori dei terreni incolti di effettuare la pulizia e manutenzione nelle aree private per scongiurare problemi igienico-sanitari, di degrado ambientale e di rischio incendi.

La scarsa o inadeguata manutenzione dei terreni che si trovano lungo le strade pubbliche nel territorio comunale, e spesso anche lungo quelle private possono determinare situazioni di disagio alla circolazione di pedoni ed automobilisti, oltre che di mancanza di decoro per la città. Per questo il primo cittadino di Vibo Valentia, Maria Limardo, vista la noncuranza di molti proprietari ha deciso di intimare la corretta manutenzione dei terreni confinanti con le sedi stradali pubbliche, predisponendo una apposita ordinanza.

Nell’ordinanza viene ribadito l’obbligo da parte dei proprietari e conduttori di aree e fondi privati confinanti con strade pubbliche di adempiere agli obblighi, previsti peraltro anche dal codice della strada, che stabiliscono di tagliare i rami delle piante e siepi che si protendono oltre la proprietà invadendo strade o marciapiedi, anche per evitare che le piante nascondano o compromettano la leggibilità della segnaletica stradale e siano d’intralcio alla mobilità. Inoltre, sulla base di quanto prescritto dalle normative, tutti i proprietari di terreni o aree confinanti con strade comunali e vicinali ad uso pubblico, situati nel territorio comunale, devono provvedere a potare regolarmente le siepi, tagliare i rami delle piante, rimuovere piante pericolanti e alberi, ramaglie e terriccio affinché non cadano sulla strada pubblica, e mantenere le ripe confinanti con le strade oltre alla ricavatura dei fossi (pulizia in generale dei terreni incolti, dei cortili delle abitazioni in zone urbane).

Inoltre, si legge nell’ordinanza: “la presenza di terreni incolti può dare origine all’accumulo di rifiuti, alla proliferazione di ratti ed all’aumento del rischio di incendi”. Il primo intervento dovrà essere effettuato entro il 15 aprile.

Questi interventi dovranno essere eseguiti costantemente durante tutto l’arco dell’anno, per evitare di incorrere in sanzioni. Ed in ogni caso, visto l’avvicinarsi della stagione estiva, se i proprietari non effettueranno gli interventi previsti, il Comune interverrà coattivamente, ponendo tutte le spese a carico dei proprietari stessi, oltre l’applicazione delle sanzioni previste in rapporto anche alla violazione commessa. Il minimo previsto va da 25 euro a 500 euro stabiliti dall’art 7 bis del Dlgs 267/2000, mentre nel caso di procurato incendio la sanzione parte da 1.032 euro per arrivare a 10.329, per come statuito dall’art. 10 della legge 353/2000.