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Una stele tra Pizzo e Vibo Marina per ricordare le vittime del crollo del Ponte Ciliberto (foto)

È stata posta nel 70° anniversario della sciagura della Littorina Emmina

Si è svolta a Vibo Marina la cerimonia per ricordare il 70° anniversario della sciagura della “Littorina”, avvenuta proprio il 17 novembre del 1951 sulla linea ferroviaria secondaria della Mediterranea-FCL tra Pizzo e Vibo Marina, a causa del crollo del ponte Ciliberto per un collasso strutturale, che causò nove morti e oltre trenta feriti.

Diversi parenti delle vittime, molti cittadini, autorità hanno voluto partecipare a questo evento della comunità che racchiude ancora numerosi elementi educativi e di riflessione.  Tra questi – come evidenziato dai componenti la Pro Loco di Vibo Marina, che ha organizzato l’evento – “il valore educativo e formativo del ricordo, per onorare le vittime, umili concittadini che si recavano al lavoro per guadagnarsi il pane, per non dimenticare mai una tragedia che forse si poteva evitare;  per contribuire a costruire un futuro migliore, più responsabile e consapevole che guardi al bene comune e alla dignità dell’uomo, allo sviluppo sostenibile, e all’ecologia integrata; ove in ogni territorio vi siano opere utili e costruite bene, controllate spesso, manutenzionate con cura, accanto all’impegno a non essere indifferenti, ma impegnati per una cittadinanza unita e attiva”.

Un’importante significativo evento, ben organizzato dalla Pro Loco di Vibo Marina su un piazzale vicino alle mura della vecchia linea FCL Vibo Marina-Pizzo divenuto ora “luogo della memoria”, arricchito da una splendida veduta sul porto, è stato di un certo spessore socio-culturale, in molti tratti commovente; coordinato da Adele Valeria Messina, che ha fatto riflettere su  “quel pezzetto di umanità in cammino in una notte fredda, su un piccolo treno del sud”.

Quindi, dopo lo squillo di attenti, tutti i parenti delle vittime hanno sollevato lentamente il telo che copriva la stele, scoprendo il nome impresso sul marmo dei loro cari congiunti deceduti in quel sabato 17 luglio 1951. La targa, posta dalla Pro Loco di Vibo Marina e dalla Pro Loco di Pizzo, termina con le seguenti parole: “Perché il ricordo sia impegno per un futuro migliore”.

Dopo la benedizione impartita da don Gerardo, lo squillo di tromba del maestro Umberto Franco ha dato l’avvio a un composto minuto di silenzio, quale alto personale segno per celebrare e onorare le nove vittime del 17 novembre 1951.

All’evento erano presenti il presidente della Provincia di Vibo Valentia Salvatore Solano, il Commissario Straordinario di Pizzo Antonio Reppucci, l’Assessore alle attività produttive del  Comune di Vibo Valentia Domenico Francica, il viceprefetto Maria Rosa Luzza, Il Colonnello Alberto Catone (comandante del Roan Calabria Guardia Finanza), il Comandante della Stazione navale GdF di Vibo Marina Pasquale Caiazza, il Comandante della polizia Municipale Michele Bruzzese, il tenente dei Carabinieri Veronica Pastori, l’Ufficiale Lucio D’Amore della Capitaneria di porto, il Comandante dei Vigili del Fuoco (caserma di Vibo Marina), la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Statale “A. Vespucci” di Vibo Marina Maria Salvia, la presidente della Pro Loco di Pizzo Vincenzina Perciavalle, il vice-parroco don Gerardo Furlano, lo storico delle ferrovie Giuseppe Bulzomì con il gonfalone  della Federazione Maestri del Lavoro Consolato di Vibo Valentia, il vicepresidente dell’Associazione Ferrovie in Calabria Domenico Palazzo, Giuseppe Conocchiella, portavoce del Forum terzo Settore Vibo Valentia; inoltre i consiglieri comunali Lorenzo Lombardi e Silvio Pisani, nonché i rappresentanti di varie Associazioni del territorio.