Costume e società

Tiro alla fune sul futuro del settore crocieristico

La blogger nel settore dei viaggi e delle crociere, Liliana Carla Bettini, spiega per ViViCity cosa sta accadendo nel settore delle crociere

Il settore crocieristico chiede a gran voce il poter riprendere a navigare il prima possibile, ma voci dell’opposizione stanno sostenendo il mantenimento dell’attuale controverso ordine “No Sail” a favore del cosiddetto Conditional Sailing Order, attualmente in vigore in America.

Al centro del dibattito? I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), incaricati di prendere decisioni cruciali per il futuro di un’industria in difficoltà.

Il CDC’s Framework For Conditional Sailing Order è un documento di 40 pagine che descrive in dettaglio l’approccio graduale e il ritorno in servizio per l’industria delle crociere negli Stati Uniti.

Alcuni dei punti salienti:

– Il CDC si riserva il diritto di determinare la capacità dei passeggeri e dell’equipaggio, gli itinerari, i porti di scalo, le attività a bordo e quasi tutto il resto.

– Le crociere dagli Stati Uniti non possono durare più di sette giorni. Il CDC si riserva il diritto di accorciare le crociere.

– Le compagnie di crociera devono controllare i passeggeri e l’equipaggio prima di imbarcarsi. L’equipaggio verrà testato settimanalmente.

– Le navi devono condurre “test di laboratorio” di tutti i passeggeri e dell’equipaggio all’imbarco e allo sbarco in linea con le linee guida CDC.

Il Conditional Sailing Order (CSO) del CDC, inizialmente pubblicato nell’ottobre 2020, richiedeva un approccio graduale per consentire al settore delle crociere, chiuso dallo scorso marzo, di riprendere la navigazione dai porti americani. 

All’epoca non era una grande preoccupazione per il settore crocieristico. In effetti, il CSO è stato visto come un passo avanti positivo. Ma sono passati più di cinque mesi prima di un aggiornamento del 2 aprile del CDC che, però, lascia ancora il settore all’oscuro su un eventuale calendario per il riavvio.

Le compagnie di crociere hanno collaborato con le autorità sanitarie sia negli Stati Uniti che a livello internazionale per sviluppare protocolli sui test, tracciamento dei contatti, isolamento, filtrazione dell’aria, servizi igienico-sanitari e altre aree.

Royal Caribbean Group e Norwegian Cruise Line Holdings hanno creato Healthy Sail Panel, un gruppo di esperti medici e scientifici internazionali incaricati di creare un ambiente di crociera sicuro. Il gruppo ha prodotto un rapporto per proteggere la salute pubblica e la sicurezza degli ospiti, dell’equipaggio e dei luoghi in cui fanno scalo le navi da crociera.

Più di una dozzina di compagnie di crociera si stanno attualmente preparando per le crociere estive, compresi marchi con sede negli Stati Uniti come Royal Caribbean e Norwegian Cruise Line, che sono costretti a utilizzare homeport e acque al di fuori dell’influenza del CDC.

Oltre a protocolli sanitari ferrei, molte linee stanno optando per un ritorno prudente consentendo l’imbarco solo ospiti ed equipaggio completamente vaccinati, almeno per i primi mesi. La maggior parte opererà anche al 50% della capacità durante le prime partenze per consentire il distanziamento sociale.