Beni per oltre 50 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Cosenza, coordinata dalla Dda di Catanzaro, ad un imprenditore di San Giovanni in Fiore, Luigi Spadafora, di 70 anni, e ai figli Pasquale (45), Rosario (34) e Antonio (38), ritenuti affiliati di spicco della cosca crotonese Farao-Marincola.
La famiglia, così come è emerso nel processo “Stige” della Dda di Catanzaro, attraverso le imprese “F.lli Spadafora S.r.l., “Spadafora Legnami S.r.l., la “Famiglia Spadafora”, “governava, in regime di monopolio ‘ndranghetistico, l’offerta di legname e derivanti dai tagli boschivi operati nel territorio silano”. Dalle indagini è emerso che i componenti della famiglia Spadafora, facendo leva sull’appartenenza alla ‘ndrina di San Giovanni in Fiore, avevano costituito un cartello di controllo mafioso dei boschi, manipolando ed indirizzando l’aggiudicazione delle gare d’appalto boschive.
Il sequestro ha riguardato sei complessi aziendali (di cui 3 società, 2 ditte individuali, una azienda agricola e partecipazioni societarie), 203 immobili (tra terreni e fabbricati), 60 automezzi (autovetture, autocarri, rimorchi e mezzi agricoli), quote societarie e disponibilità finanziarie di varia natura (conti correnti bancari, titoli azionari, buoni fruttiferi, libretti di risparmio e assicurazioni).