Attualità

San Calogero, il sindaco ordina la bonifica, della fornace dei veleni, ma l’Enel non ci sta (video)

Nell’area in questione arrivarono 140 mila tonnellate di rifiuti della centrale a carbone Enel di Brindisi che doevavno essere impeigati nel ciclo produttivo della fornace.

Il sindaco di S. Calogero, Giuseooe Maruca, ha emesso un’ordinanza attraverso cui viene ordinata la bonifica della fornace La Tranquilla, dove venne ucciso nel 2018 il sindacalista dell’Usb Soumaila Sacko. a carico dei proprietari, del legale rappresentante della Fornace, dei soci dell’ex opificio e di Enel Produzione.

Soumalia fu ucciso mentre stava recuperando lamiere per rinforzare la sua baracca di San Ferdinando Le lamiere e tutto il rrsto sono ancora lì, all’ingresso e intorno l’ex azienda. Nessuno le ha più portate via,

L’ex fornace è in aperta campagna tra uliveti e agrumeti. Proprio qui sono stati scaricati e interrati rifiuti pericolosissimi, circa 180 mila tonnellate. Una parte si intravede sotto la vegetazione spontanea cresciuta in questi anni di inattività. Il colore è grigio cenere. E, infatti, sono proprio ceneri della centrale elettrica di Brindisi, piene di metalli pesanti. In parte ammucchiate sul piazzale, in parte interrate.

Dovevano servire per produrre mattoni, ma non funzionò. Era materiale scadente e pericoloso. Veleno che rischia ancora di produrre gravi danni ambientali. E questo vuole evitare il sindaco di San Calogero con l’Ordinanza, adesso l’Enel e i propritari dei terreni dovranno adoperarsi per bonificare l’area.

La bonifica dovrà avvenire previo dissequestro temporaneo della Procura della Repubblica di Vibo Valentia entro 180 giorni dal nulla osta concesso dall’amministrazione comunale di San Caloger con parere favorevole dell’Arpacal.

Contro il provvedimento l’Enel è decisa ad impugnarlo al Tar per chiedene à l’annullamento fiduciosa «che l’illegittimità dell’ordinanza in questione verrà accertata dall’autorità giudiziaria».

Già, ma allora quesi rifiuti tossici e velenosi di chi sono?