Sono in molti a chiedersi Quanto costa arredare casa. Si tratta infatti di una delle voci di spesa più rilevanti legate all’abitazione e non tutti riescono sempre a stimare correttamente l’investimento complessivo richiesto per rendere una casa pienamente vivibile e funzionale.
Valutare con precisione l’entità dei costi da sostenere per realizzare mobili, rivestimenti, impianti e finiture non è un’operazione banale, dato che i fattori da considerare sono numerosi e variabili in funzione delle singole esigenze abitative. Per questo motivo, la scelta migliore per orientarsi al meglio risiede nell’affidarsi al know-how di professionisti del settore.
Società come Interlinea, da anni attiva nel campo dell’arredamento e del design d’interni, mettono a disposizione dell’utenza le competenze tecniche e la profonda conoscenza del mercato maturate sul campo, fornendo indicazioni e consigli strategici per definire budget e tempistiche ottimali. Grazie alla conoscenza approfondita di materiali, soluzioni e tendenze, tali realtà riescono ad interpretare qualsiasi singolo dettaglio alla base del progetto, soddisfacendo ogni esigenza legata alla pianificazione dell’arredo.
Affidandosi all’esperienza e alla professionalità di aziende come Interlinea, sarà quindi possibile farsi guidare nel migliore dei modi nell’importante scelta di arredare al meglio la propria casa, conoscendo a fondo Quanto costa arredare casa.
Quanto costa arredare casa: Stimare le singole voci di spesa
Per stimare le singole voci di spesa è indispensabile eseguire un’attenta analisi di tutte le componenti necessarie per l’allestimento e l’arredo della casa. I costi variano in funzione delle dimensioni dell’abitazione, dello stile e delle finiture preferite.
Una delle prime voci da considerare è quella relativa ai mobili e ai complementi di arredo, quali letti, divani, tavoli, sedie, credenze, librerie e quant’altro necessario per allestire e dare completamente finita ogni stanza della casa. È possibile stimare questa spesa tra i 300 e i 1.500 euro al metro quadro a seconda della tipologia di mobili scelti in termini di materiali, finiture e marchi.
Gli accessori e le decorazioni, come quadri, tappeti, paralumi, plaid e oggettistica varia costituiscono un’altra voce di rilievo per il budget complessivo destinato all’arredo. A seconda del livello e del gusto personale, si possono stimare tra i 50 e i 250 euro al metro quadro da destinare a suppellettili, complementi d’arredo e decori.
Per quanto riguarda i rivestimenti e le pavimentazioni, l’investimento varia sensibilmente in funzione dei materiali utilizzati. I costi stimati per piastrelle, parquet, moquette e simili si attestano mediamente tra i 50 e i 150 euro al metro quadro. Le soluzioni più economiche prevedono un budget compreso tra i 30 e i 50 euro al mq, mentre quelle più pregiate e di design possono raggiungere i 200-300 euro al mq.
L’illuminazione ed elettricità, costituita da lampade, plafoniere, apparecchi a muro e impianti elettrici, prevede una spesa media di circa 50-100 euro al metro quadro, con punte di 150-200 euro per soluzioni particolarmente sofisticate che includano anche domotica e sensori di movimento.
È consigliabile suddividere il budget in relazione alle stanze da arredare e stabilire delle priorità, concentrando maggiori risorse su spazi quali living, camera da letto e cucina, cuore pulsante della casa. In questo modo sarà possibile rendere abitabile l’immobile nel minor tempo possibile, acquistando i mobili e finendo gli ambienti più importanti in una prima fase.
Quanto costa arredare casa allora? Diciamo che può variare molto in relazione alle dimensioni dell’abitazione e alle soluzioni scelte, ma una spesa media stimata si attesta tra i 1.000 e i 2.000 euro al metro quadro, in linea con i costi medi delle voci sopra analizzate. Un appartamento di 100 metri quadri prevederebbe quindi un budget compreso tra i 100.000 e i 200.000 euro.
Quanto costa arredare una casa: Pianificare in base al budget totale
Per pianificare al meglio l’arredo della casa in base al budget a disposizione è indispensabile stabilire con precisione la somma totale preventivabile per la realizzazione del progetto. A tal fine, è necessario in primo luogo stimare i costi delle singole voci di spesa sulla base di un’analisi dettagliata delle esigenze, come descritto nel precedente paragrafo.
Una volta definito il budget totale, risulta fondamentale distinguere le spese fisse da quelle variabili. Tra le prime rientrano voci quali gli impianti elettrici, i rivestimenti, le finiture e gli interventi di ristrutturazione; aspetti questi che difficilmente potranno essere modificati in corso d’opera senza determinare costi aggiuntivi. Le spese variabili comprendono invece arredi, decori e accessori, su cui sarà possibile un maggiore margine di manovra.
Particolare attenzione dovrà essere posta nel valutare soluzioni di qualità ma al contempo economiche e durevoli nel tempo, evitando acquisti di prodotto di basso livello destinati a un rapido deterioramento. Servirà anche predisporre un piano di acquisto scaglionato nelle tempistiche, procedendo prima con gli interventi strutturali e gli elementi di base e completando successivamente con i dettagli.
Infine, mantenere costante il monitoraggio della spesa in corso d’opera rispetto al budget preventivato consentirà di regolarsi per tempo nel caso emergessero scostamenti e di apportare le necessarie modifiche al progetto iniziale, contenendo i costi entro i limiti del budget stabilito e garantendo un Quanto costa arredare casa sostenibile.