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Ordinanza anti cafoni a Tropea: no a costume e torso nudo, in centro si gira vestiti con decenza

Nella capitale del turismo calabrese, il centro eletto Borgo dei Borghi 2021, scatta la tolleranza zero per chi gira per il paese senza abiti o con succinti bikini.

Un’ estate calda a Tropea per i vacanzieri in questo 2021 segnato ancora dal timore della pandemia. E’ scattata la tolleranza zero per coloro che sono sorpresi nel centro storico del Borgo dei Borghi a circolare a torso nudo, in bikini o a piedi scalzi. Le sanzioni per chi viola le regole sono anche salate: si va dai 125 ai 500 euro.

Non è uno scherzo, ma la riproposizione di un regolamento già esistente nella cittadina tirrenica, ma rispolverato per il,terzo anno consecutivo dal sindaco Giovanni Macrì che, per rinfrescare le idee ai tantissimi turisti in villeggiatura, ha emesso un’ordinanza per ricordare che il decoro per le strade è la prima cosa, Dunque, vietato passeggiare se non ci si veste in maniera consona.

La regola non vale per la zona marina e del porto, ma una volta presa la strada per salire nel centro abitato occorre vestirsi “decorosamente”.

La linea dura è stata scelta perché, come si legge nell’ordinanza n- 12 del 26 luglio,, i comportamenti poco decorosi possono “costituire un elemento di disagio e di malessere per la popolazione residente e per i turisti ospiti possa costituire un oggettivo parametro di valutazione negativa per il livello qualitativo del buon vivere nella nostra città con conseguente ripercussione sull’immagine e sull’offerta turistica che viene proposta”.

Come dargli torto? Circolare con il costume bagnato o con l’asciugamano al collo va bene al mare, non nel cuore storico di uno dei borghi più belli d’Italia.

Le altre città dove non si può girare in costume

Girare in costume in città non è un reato, né esiste una legge specifica che vieti di passeggiare in costume per i centri urbani. Se non si compiono atti contrari alla pubblica decenza, si può girare anche a torso nudo o in bikini. Salvo lì dove ci siano espresse ordinanze o divieti. Ed in questo senso Tropea non è sola.

Per restare in Calabria, un’analoga ordinanza a tutela del decoro cittadino è stata firmata dal sindaco di Scalea (Cosenza).

Gli altri? Si va da da Viareggio in LIguria a Baia Domizia in Campania, da Santa Margherita di Savoia in Puglia a Rapallo in Liguria, da Milano Marittima a Sorrento, da Riccione a Vietri sul mare. A Rapallo sono stati messi perfino i cartelli per la strada.