La giovane dottoressa di origini vibonesi ha ricevuto il riconoscimento della Fondazione Golgi di Brescia.
Ha origini vibonesi, ma è nata a Roma e si è realizzata professionalmente a Brescia, il nonno era il proprietario dello storico tabacchino- emporio su Corso Umberto I nel cuore storico di Vibo Valentia. Stiamo parlando di Marianna Moscato, 31 anni, una delle giovani eccellenze nel campo della ricerca medica in tema di pandemia, premiata di recente nella città lombarda dalla Fondazione Camillo Golgi di cui è presidente il professor Enrico Agabiti Rosei.
la Fondazione Golgi ha per scopo statutario la promozione della ricerca medico-biologica e delle malattie rare e delle malattie croniche degenerative.
La cerimonia di premiazione si è svolta nel salone Apollo del Rettorato dell’Università di Brescia. Marianna Moscato, assieme ad altre due colleghe, è stata premiata per la tesi di specializzazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia su “Covid -19”, dal titolo “Impatto delle metodiche dialitiche nell’infezione da Sars-CoV-2 nel paziente in trattamento emodialitico cronico: esperienza del nostro centro.”
Le altre due vincitrici sono Agnese Comelli e Sofia Favro. A loro tre sono stati conferiti i tre premi di laurea in memoria di Gerardo Salvatore messi in palio dalla Fondazione Golgi in collaborazione con la Fondazione Spedali Civili.
Alla soddisfazione di vedere una giovane di origini calabresi conquistare prestigiosi riconoscimenti, si aggiunge la riflessione su come sempre più spesso talenti di origini meridionali siano dovuti emigrare per ottenere successo. Oltre a papà Mimmo, vibonese doc, anche la mamma è calabrese.
“Mio padre continua a mantenere tutte le amicizie vibonesi, che poi sono quelle più speciali – ha detto Marianna al Quotidiano del Sud – Io ho trascorso tutte le estati e le ricorrenze giù. Anche se la vita mi ha portato sempre più a Nord rimarrò sempre legata a Vibo e alla Calabria”.
Attualmente Marianna è dirigente medico in nefrologia presso la ASST Franciacorta, presso il presidio ospedaliero di Chiari. Coincidenza vuole che Chiari si l’attuale Capitale italiana del libro e che il 25 giugno prossimo ci sarà il passaggio di consegne con Vibo Valentia. Siamo sicuri che Marianna sarà presente e sarà orgogliosa di avere nel dna un po’ di vibonesità.