Opinioni

Implementare il turismo con i porti di Vibo Marina e Tropea, strutture centrali della regione

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione sul porto di Vibo Marina di Sabatino Falduto, avvocato ed ex assessore del Comune di Vibo Valentia.

In qualità di iscritto al partito Fratelli d’Italia, nei giorni scorsi ho avuto il piacere di partecipare ad un interessante conferenza stampa organizzata a Vibo Marina dall’amministrazione comunale di Vibo Valentia, alla presenza dell’Assessore regionale Fausto Orsomarso. Con l’occasione si è avuto modo di presentare il progetto “Calabria Straordinaria” mirato proprio a sviluppare un nuovo modo di creare fascino attrattivo per la nostra Regione.

Ed in effetti, proporre di implementare la visibilità turistica regionale attraverso la valorizzazione dei nostri marcatori identitari è una scelta parecchio lungimirante che merita certamente di essere sostenuta e valorizzata. Chi, come noi, ha la fortuna di essere nato in una Regione straordinaria (migliore aggettivo non poteva essere accostato al nome Calabria) ha anche l’obbligo di promuovere le bellezze storiche, artistiche, paesaggistiche, enogastronomiche etc. di cui la nostra Regione non lesina abbondanza.          

Ed è proprio attraverso l’esaltazione di questi Marcatori identitari distintivi (Mid), caratterizzanti il nostro territorio, che bisogna sviluppare un diverso modo di pensare al turismo che ci auspichiamo, col passare degli anni, possa superare l’attuale stagionalità estiva.

Abbiamo, infatti, tutte le caratteristiche per sviluppare, accanto al turismo estivo, anche una stagionalità invernale ed una forma di turismo c.d. esperenziale che garantirebbe un nuovo indotto di persone durante tutto il periodo dell’anno, mettendo al centro il ruolo della persona/viaggiatore in maniera tale da rendere il turista protagonista e non più solo spettatore.

Quale Regione, meglio della Calabria, potrebbe offrire un variegato ventaglio di esperienze da vivere magari a stretto contatto con la natura e/o allacciate alla produzione dei nostri prodotti tipici e/o ancora legate alle tante realtà artigianali. Un naturale corollario, quindi, attorno al quale sviluppare idee e proposte proprio attraverso l’esaltazione delle nostre eccellenze che rispecchiano la nostra identità.

Certo, per pensare in grande, dobbiamo muovere dalla nostra vocazione turistica naturale che è quella balneare. In quest’ottica un ruolo cruciale, per intensificare la proposta turistica locale, deve necessariamente avere lo sviluppo dei servizi di charter nautico e il potenziamento dei collegamenti sull’asse Lamezia Terme, porto di Vibo Marina.

Sono, infatti, certo e l’Assessore Orsomarso nel corso del suo affasciante intervento lo ha ribadito, che il porto di Vibo Marina e la nautica da diporto in generale debba servire per intercettare nuove fette di mercato turistico e non solo per creare un ponte di collegamento con altre zone turistiche, penso, fra tante, alle Isole Eolie.

Non è, infatti, utopistico immaginare un’inversione di tendenza rispetto al passato e quindi pensare ad un turista “eoliano” attratto dai nostri meravigliosi luoghi.

Per far questo non si può non partire proprio dall’implementazione costante dei servizi di charter nautico che devono trovare la loro naturale esaltazione proprio all’interno dei porti di Vibo Marina e Tropea.

Si badi, e non lo dico con per mero spirito campanilistico, che le due infrastrutture portuali vibonesi sono geograficamente collocate al centro della nostra Regione, a pochi chilometri dall’aeroporto e dalla Stazione ferroviaria di Lamezia Terme, nonché ubicati nella parte di costa orientata verso le Isole Eolie e, perché no, la Sicilia e quindi in una collocazione perfetta per intercettare “nuovi” turisti, attratti dalle nostre bellezze, poiché la Calabria, non dobbiamo mai dimenticarlo, è, appunto, una terra straordinaria.

Dobbiamo convincercene, dobbiamo iniziare a divulgare questo nuovo messaggio, dobbiamo, tutti assieme, toccando le giuste corde, creare una nuova meravigliosa sinfonia che la nostra terra e i calabresi meritano”.

                                                                                   Sabatino Falduto