Cultura

Il Sistema Bibliotecario Vibonese chiude? Un allarme concreto e la Regione latita

L’importante istituzione potrebbe serrare i battenti. Il Dem Giovanni Di Bartolo sollecita un intervento

Il Sistema Bibliotecario Vibonese a rischio chiusura. Non è una boutade, ma ciò che potrebbe succedere da qui a qualche mese. Alzi la mano chi si sarebbe immaginato fino a qualche mese fa che l’importante presidio culturale che ha sede nell’antico complesso di Santa Chiara, potesse addirittura sparire. Eppure è quello che sta succedendo. Non hanno sortito effetto alcuno gli appelli dell’ex direttore Gilberto Floriani e del presidente Corrando L’Andolina. Quasi caduti nel vuoto pneumatico di una politica che pensa al consenso con la logica del panem et circenses (letteralmente pani e gioco del circo), in cui la cultura è relegata a cornice del niente. Con finanziamenti a go go invece per improbabili progetti che riguardano il turismo che vanno dalle sagre di paese elevate ad “eventi internazionali” che servono solo per passare un’ora e niente più.

Determinante è stato il definanziamento della legge regionale 17/85, istitutiva dei sistemi bibliotecari e che impegna la Regione a sostenere le spese per il loro funzionamento. Una scelta ormai consolidata negli anni che ha avuto conseguenze negative su tutta la filiera: funzionamento delle biblioteche, iniziative di recupero e promozione del materiale bibliografico, sviluppo di nuove forme di gestione e impiego di professionalità adeguate. Sulla questione interviene il segretario provinciale del PD Vibo Valentia, Giovanni Di Bartolo, il quale sottolinea che: “Eppure, nella sua attività trentennale, il Polo di Palazzo Santa Chiara è stato per tantissimi una realtà di riferimento per attività di aggregazione, studio, ricerca e formazione. Una istituzione culturale autorevole per il nostro territorio e tra le più importanti, per il ruolo assunto, nel sistema delle biblioteche regionali”. Da qui la richiesta alla Regione Calabria di fare “una scelta netta” e di fare la propria parte “nell’esercizio delle prerogative che le competono, assicurando già nel prossimo bilancio risorse adeguate per un settore che non può vivere di volontariato e di finanziamenti episodici”.

L’ultimo atto del Sbv potrebbe essere quel Leggere & Scrivere, che si svolgerà a novembre, che tanto lustro ha dato al territorio.