Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sciolto le Camere con gli italiani che torneranno al voto il prossimo autunno. Il Sindaco di Capistrano, Marco Martino ha espresso alcune sue considerazioni in merito. “Premetto di essere sempre stato uomo di centro destra, lo dice la mia storia, di aver avuto sempre un pensiero moderato sulle vicende politiche. Continuerò ad esserlo per il bene del territorio, dei cittadini a cui necessariamente dobbiamo quelle risposte che si aspettano da troppo tempo. Continuerò a svolgere il ruolo di servitore del partito dando il mio modesto contributo in termini di voti. Lo farò con convinzione perché l’elezione di un riferimento politico fa nettamente intendere la presenza, l’ attenzione, le soluzioni. Credo però a mente fredda che quanto accaduto, in maniera molto repentina, porti la folla ad essere indecisa. Non ci potrà essere la certezza del risultato. La popolazione attende quelle risposte che tardano sempre più ad arrivare. La gente vuole le piccole giuste risposte a cui poter affidare il proprio consenso altrimenti si creerà l’ impazzimento totale. Non ci saranno vincitori né vinti. Ci sarà l’ennesima instabilità di governo che porterà altrettanta incertezza e astensionismo. Credo che il Centrodestra in queste poche settimane debba preparare un serio pacchetto di riforme da attuare all’ indomani delle elezioni. Debba creare le condizioni per una adeguata e stabile governabilità del paese. Debba scacciare via il populismo che con il suo avvento in questi anni ha regalato un giustizialismo sfrenato che ha portato soggetti sconosciuti ed incapaci a porre il valore della politica sulla graticola mediatica. Credo si debba riportare all’ attenzione i temi della famiglia, dell’ imprenditoria, della burocrazia soffocante e della sanità pubblica. Sono le tematiche a mio avviso più importanti attuando misure del PNRR concrete che possano dare vero risvolto al territorio e non etichette di parte che porteranno alcun utile per la nazione. Il Centrodestra dovrà essere all’ altezza di porre rimedio non alla pancia degli italiani, ma a quelle necessità di crescita a cui oggi la politica è chiamata ad una netta assunzione di responsabilità. L’ Italia è un paese rimasto assai indietro, lo dimostrano tutte quelle menti eccelse che scappano via dalle origini e che risaltano giornalmente nelle varie nazioni mondiali per le loro capacità professionali. La creazione del merito sarà uno dei fondamenti essenziali del programma di governo da cui ripartire. Riapriamo le sezioni in tutti i comuni, facciamo avvicinare i giovani alla politica è prepariamoli a governare le sfide future. Solo così si determinerà la decisione dell’ elettore di recarsi alle urne e di poter esprimere la preferenza, una preferenza precaria, che a mio avviso pecca dell’ assenza di una riforma elettorale basata sulla volontà del cittadino di poter scegliere il candidato desiderato. Diamo forza agli enti intermedi che con l’ ex Ministro Del Rio sono stati spazzati via. Ridiamo centralità al cittadino. Evitiamo che i palazzi possano ancora una volta rappresentare palazzi di cristallo. Diminuiamo perciò la distanza che li separa. Rendiamo partecipe il cittadino attivo delle decisioni che serviranno a questo paese. Giriamo tra la gente, chiediamo pareri, concediamo ascolto. Solo così il 25 Settembre potrà essere una data che sancirà una rottura di contrasto tra l’ imbecillità dell’ improvvisazione ed il ritorno alla bellezza dell’ eticità politica”.