Costume e società

Il covid uccide il re del liscio, è morto Raul Casadei

Era ricoverato in ospedale dal 3 marzo. Il suo forte legame con la Calabria grazie alla moglie originaria di Gerocarne

Raoul Casadei è morto a 83 anni per le conseguenze del Coronavirus. Il re del liscio era ricoverato dal 3 marzo all’ospedale Bufalini di Cesena per l’aggravarsi dell’infezione Covid-19 che aveva contagiato pressoché l’intera famiglia Casadei, che vive nel cosiddetto “recinto”,  l’insieme di case dove i Casadei vivono a Villamarina.

Quattordici su quindici i contagiati, escluso solo il figlio Mirko che dal padre ha preso le redini del gruppo musicale. Le condizioni di Raoul Casadei si erano aggravate negli ultimi giorni, dopo che si era ammalato a fine febbraio, al punto che era stato necessario ricorrere alla respirazione assistita dal casco.

Forte il suo legame con la Calabria, anche perché aveva sposato Maria Giuseppina Sirgiovanni, per tutti Pina, originaria di Gerocarne. Si erano sposati nel 1963, quasi 60 anni di sacrifici ma soprattutto di amore.

Raul, ancora giovane, aveva raccolto l’eredità artistica dello zio Secondo Casadei, l’autore della mitica Romagna Mia. Anche lui autore di canzoni celebri, come Ciao MareMazurka di PeriferiaRomagna e Sangiovese, solo per citare i brani più celebri. la consacrazione nazionale, a partire dal 1973 con la partecipazione al Festivalbar e poi al Festival di Sanremo, che ne decretano il definitivo successo facendo di Raoul Casadei il Re del liscio.