Città e ambiente

Il 3 luglio 2006 la tragica alluvione a Vibo Marina, la Pro Loco: “Silenzio inspiegabile”

L’associazione di promozione del territorio: “Una tragedia immane che provocò tre vittime e ferite ancora aperte”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento della Pro Loco sulla tragica alluvione del 3 luglio del 2006 che devastò Vibo Marina e Bivona, provocando gravi danni anche a Longobardi e nel capoluogo.

E’ trascorsa in un silenzio che ha riflettere, senza alcuna iniziativa da parte di amministrazioni e politica, la giornata del 3 luglio che avrebbe dovuto ricordare a tutti la tragica alluvione del 2006 abbattutasi d’improvviso dalla collina al mare di Vibo, le tante ferite ancora aperte nelle famiglie delle vittime e nelle Comunità locali, i molti danni ambientali ancora non riparati nei territori di San Pietro-Longobardi-Bivona- Vibo Marina. il riaffermare buoni propositi soprattutto nella prevenzione, accelerare gli interventi necessari perché non si ripetano più tali drammi.

Foto Archivio ViviCity e Vibosport

Una tragedia immane che provocò la morte di tre care persone lungo la SS 18 , travolti da un’immane cascata di acqua e fango proveniente dalla collina sovrastante : del piccolo Salvatore Gaglioti di 15 mesi, dello zio Ulisse Gaglioti e di Nicola De Pascale entrambi guardie giurate per i quali si propone, con la collaborazione di tutti, di innalzare il prossimo anno una stele in un luogo della memoria.

Un disastro per il quale i procedimenti giudiziari, tra prescrizioni ed assoluzioni , sembrano rinviare la colpe alla natura – al fatalismo ed all’ imprevedibile- mentre è evidente un rapporto da tempo spezzato tra uomo e natura non ancora risanato, con cui forse dovremo imparare a convivere.

Nel frattempo, permane preoccupante Il dissesto idro-geologico dalla collina di Vibo città al mare di Vibo Marina-Bivona; non appaiano evidenti programmi di gestione delle acque meteoriche dalla pioggia-al mare, interventi per la prevenzione di incendi e costruzioni, l’ adeguamento dei fossi canali tra cui l’ allargamento nei sottopassi ferroviari da tempo annunciato, il completamento del piccolo bacino d’espansione di Porto Salvo.

Mentre, non avanza il “ Piano direttorio… per il superamento delle criticità “ dell’alluvione del 3 luglio redatto nel 2017 da Carlo Tanzi all’epoca guida della Protezione civile regionale, il quale evidenziava alche la presenza di oltre 11 milioni di euro per lavori ed altri per risarcimento danni, assegnati dalla Regione Calabria, non ancora spesi , e che purtroppo si potrebbero perdere.

Per non dimenticare quella tragedia, sabato 3 luglio è stata celebrata una Messa a Bivona in ricordo delle vittime e dell’alluvione nella Chiesa parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore; mentre la Pro Loco che raccoglie memorie e fotografie della tragedia del 2006 ha commemorato con i giovani l’evento nella sede IAT di via Roma.

(le foto sono dell’Archivio di ViviCity e Vibosport)