Politica

I 18 milioni per il porto di Vibo Marina ci sono e verranno spesi dall’Autorità Portuale

Quasi due ore di dibattito per comunicare, finalmente, che i soldi ci sono e che presto saranno progettati gli interventi per il miglioramento.

Passerella elettorale o vero dibattito sul futuro del porto di Vibo Marina? Un interrogativo che sorge spontaneo dopo l’incontro di ieri sera sulla banchina Fiume, nel corso del quale sono intervenuti in tanti per dire alla fine due cose soltanto: i 18 milioni da sempre annunciati e mai arrivati ci sono e che saranno spesi dall’Autorità Portuale di Gioia Tauro, rappresentata per l’occasione dall’ammiraglio Agostinelli.

Per il resto non sono giunte proposte o progetti concreti, se non le solite parole di circostanza su “come è bello questo porto che è immerso nella città”, “può diventare un punto di riferimento nel Mediterraneo” e via discorrendo. Da un tavolo del genere con un titolo altisonante ci si sarebbe aspettati di più sul futuro del porto di Vibo Marina, sulla possibilità di approdo della navi da crociera, sui collegamenti con le Isole Eolie e via discorrendo, sulla progettualità concreta e sugli impegni ulteriori della Regione e del Governo.

Nessuno ha detto come mai degli oltre ottanta milioni di accise (di cui venti arrivano nelle casse della Regione Calabria) prodotti dal traffico petrolifero vibonese nenache un centesimo venga reinvestito sul territorio e cosa si intenda fare in proposito.

Certo tante competenze da qualche giorno sono passate all’Autorità Portuale di Gioia Tauro, cui toccherà il compito di rilanciare la struttura vibonese, e anche il territorio circostante, visto che le concessioni per gli stabilimenti balneari saranno curate dal nuovo ente di cui il Comune di Vibo Valentia farà parte con un suo rappresentante.

In ogni caso, la presenza del vice ministro alle Infrastutture Alessandro Morelli, dell’omologa assessore regionale Domenica Catalfamo, del presidente Nino Spirlì, dell’ammiraglio Andrea Agostinelli e del comandante della capitaneria vibonese Massimiliano Pignatale, oltre al sindaco Maria Limardo e al vice Mimmo Primerano, una buona parte di consiglieri, il consigliere regionale Tilde Minasi e il senatore Giuseppe Mangialavori, è servita per riaccendere i riflettori nazionali sul porto di Vibo Marina.

Adesso la palla passa all’Autorità di sistema portuale del Tirreno meridionale e dello Ionio. I 18 miioni recuperati dovranno essere utilizzati a breve. Vibo Marina e il suo porto hanno bisogno di ossigeno per tornare ad essere al centro del Tirreno Meridionale, com’era tanti anni fa, quando era l’approdo più grande tra Messina e Salerno su cui nessuno ha mai creduto o voluto scommettere.