Costume e società

Festa del Papà in Calabria, zeppole di San Giuseppe per i più golosi

Tante varianti, nel ripieno che classicamente è crema  pasticcera ma può essere anche ricotta, fritte o al forno, forme diverse ma origine simile.

Le zeppole di San Giuseppe sono diventate il dolce della festa del papà. Per quale motivo? Due le teorie entrambe molto legate alla fantasia e immaginazione popolare. La prima risale direttamente a San Giuseppe che per mantenere Maria e Gesù dopo la fuga in Egitto, iniziò a cimentarsi come friggitore ambulante oltre che falegname! Una seconda ipotesi fa risalire le zeppole ai Liberalia, che si celebravano il 17 marzo, festa in cui i ragazzi diventavano adulti e, in omaggio a Bacco e Sileno, scorrevano fiumi di vino e ambrosia, accompagnati da frittelle di frumento cotte nello strutto bollente. Quando nel 1968 si istituì la festa del papà due giorni dopo il 17 marzo, nel giorno dedicato a San Giuseppe, le discendenti delle antiche frittelle romane divennero il dolce ufficiale di questa celebrazione.

Sull’origine della parola ‘zeppola’ non ci sono fonti certe: potrebbe derivare dal latino serpula(m), ossia serpe, a giustificare la forma arrotondata su se stessa, oppure dal termine ceppo, trasformatosi poi in zeppa, che indicava il pezzetto di legno utilizzato dietro o sotto i mobili quando traballano. Un’altra fonte accreditata riporta le origini del nome sulle strade di Napoli: zeppola deriverebbe da ‘zì Paolo’, nome del friggitore napoletano presunto inventore di questo dolce.