Il candidato sindaco della lista Domani è oggi chiede anche alle altre liste di esprimersi sulla questione.
«La struttura sanitaria di Pizzo esce fortemente penalizzata dalla programmazione regionale sui fondi del Pnrr destinati alla sanità. La speranza che potesse sorgere qui una delle cinque Case della salute previste nella provincia di Vibo Valentia è stata ampiamente disattesa. Pizzo è stata scelta solo come sede della Centrale operativa territoriale. Di fatto la programmazione regionale ha privilegiato altri paesi della provincia, lasciando a Pizzo le briciole». Con queste parole Emilio De Pasquale, candidato a sindaco alle elezioni amministrative di giugno per la lista Domani è oggi, commenta la destinazione della struttura sanitaria individuata a seguito del Decreto del commissario ad acta per la Sanità dell’1 marzo 2022.
«La struttura- ha avuto una storia tormentata sin dalla nascita – spiega De Pasquale -. Costruita negli anni ‘70 con una destinazione ospedaliera, è rimasta per decenni inutilizzata fino agli anni ‘90, quando vi sono stati trasferiti alcuni servizi aziendali. Si sperava che nel tempo, visti gli spazi ancora presenti nella struttura, si ampliasse sempre di più l’offerta diagnostica terapeutica per i cittadini. Al contrario, le politiche regionali che si sono perpetrate nel tempo hanno determinato il fenomeno inverso, quello del depauperamento dei servizi, ridotti sempre di più. Attualmente resistono il Ser.T, la Neuropsichiatria infantile, la Centrale operativa del 118, il centro vaccinale, la Guardia medica e, ultimamente, per esigenze Covid, sono stati trasferiti il Servizio di prevenzione e l’Usca. Tutti i servizi esistenti operano però con notevoli carenze di personale e mezzi».
Quindi De Pasquale aggiunge: «Sul tema della sanità a Pizzo occorre aprire una discussione critica, un confronto vero. Abbiamo l’indipendenza e l’autonomia per aprire una vertenza sulla gestione della sanità a Pizzo, non essendo in alcun modo assoggettati a quelle forze politiche che oggi determinano le sorti della sanità calabrese, a differenza di altre compagini che invece vi sono legate a doppio nodo. Auspichiamo, anzi, che anche dalle altre liste si levino parole di chiarezza e di onestà su quanto sta avvenendo nella nostra cittadina in ambito sanitario e che le stesse abbiamo il coraggio e la forza di liberarsi dai condizionamenti politici che oggi le imbrigliano».