Politica

Dopo la bufera Irto nel Pd, Letta ci mette una pezza: il nuovo candidato è il sorianese Enzo Ciconte

Sarebbe stato lo stesso segretario del partito a farne il nome ieri sera. Ciconte, docente universitario, è stato parlamentare del Pci e del Pds.

Morto un Papa se ne fa un altro. E se Irto ha rinunciato alla candidatura denunciando i problemi interni al Pd calabrese, il vertice del partito risponde con una immediata fumata bianca. Il nuovo candidato dei Dem alla Regione Calabria dovrebbe essere una vecchia conoscenza della politica di sinistra, il professore Enzo Ciconte. Almeno così avrebbe detto Letta ai suoi ieri sera al termine di una riunione per fare il punto sulla situazione. Dal canto suo Ciconte non sembra essere meravigliato. «C’è solo un problema – ha commentato – nessuno mi ha chiamato. Se nessuno ti chiama non puoi dire un sì, un no, oppure un adesso ci penso».

A riportare l’esito dell’incontro di ieri è il Corriere che, invece, ne dà per certa la candidatura. Enzo Ciconte, originario di Soriano Calabro, dove è nato il 15 maggio 1947, dal 2013 è docente di Storia delle mafie italiane al Collegio Santa Caterina dell’Università di Pavia. Prima è stato per lungo tempo professore a contratto all’Università Roma 3 del modulo “Storia della criminalità organizzata. E’ considerato fra i massimi esperti in Italia delle dinamiche delle grandi associazioni mafiose.

Ciconte ha anche un passato da parlamentare nelle fila del Pci e poi nel Pds. È stato il primo a scrivere un libro sulla storia della ‘ndrangheta, edito da Laterza. Ha un legame viscerale con la sua terra dove ritorna spesso, soprattutto nel periodo estivo.

“Nella strategia politica della segreteria del Pd – sostiene il Corriere – Enzo Ciconte è l’uomo giusto per unire tutte le anime della sinistra, dai Cinque Stelle a Leu, passando per coloro i quali ritengono che si tratti di una persona pulita, sempre attenta ai problemi della Calabria, con un passato da consulente della Commissione Antimafia”.

Funzionerà? I grillini sono spaccati, la base non vuole l’alleanza col Pd, altri vogliono le primarie e puntano su Dalila Nesci, la sottosegretaria al Sud.