La protesta partita da Cosenza, dove il colletivo Cosentine in Lotta hanno occupato la sede dell’Asp, mette in evidenza le carenze anche nella gestione delle vaccinazioni.
Democratici e Riformisti si schierano al fianco del gruppo Fem In Cosentine in lotta che, con l’occupazione della sede Asp di Cosenza mercoledì scorso, ha scoperchiato la triste realtà della sanità calabrese e lo fa con una nota stampa, in cui ribadisce le carenze evidenziate.
” L’Ospedale di Cosenza non è in grado di rispondere alle richieste di ricovero, si muore in autoambulanza in attesa che si liberino dei posti letto – si legge nel comunicato – . L’ASP di Catanzaro non ha rinnovato la pec e quindi i medici non hanno potuto inoltrare la richiesta di tamponi. La Piattaforma per le vaccinazioni continua a distribuire i richiedenti in ogni luogo della Calabria ignorando la residenza degli stessi In alcuni Hub vaccinali si inoculano dosi senza alcun criterio a chi passa per caso. I medici di base hanno dovuto protestare per avere finalmente i vaccini necessari per procedere alle somministrazioni ai propri assistiti, operazione questa, più attenta alla salute dei pazienti perché esercitata da chi è già a conoscenze della patologie dei vaccinandi“.
“Per queste ragioni aderiamo alla protesta dell’associazione Fem In cosentine in lotta e ci chiediamo:con quale coraggio i partiti calabresi si presenteranno a chiedere il voto, se oggi assistono, incapaci di qualsiasi iniziativa, ad una situazione in cui si continuano a contare i morti da Covid? … E quindi necessario costruire la sanità sul territorio, rafforzare gli ospedali per superare gli altri nefasti effetti del Covid, in particolare, rappresentati dall’aver trascurato le cure per la tante e altre gravissime patologie con le conseguenze immaginabili. Siamo quindi accanto a Fem – conclude la nota dei Democratici e Progressisti – In per protestare e fare presente che senza un piano vaccinale ed un sistema sanitario all’altezza, un ritorno alla normalità e alla riapertura delle attività economiche sarà soltanto un periodo tra una chiusura ed un’altra“.
(La foto di copertina di Tommaso Caruso è tratta dalla pagina sociale del Fem In Cosentine in lotta)