Opinioni

Credere nei propri sogni… Never Give Up!

Il messaggio di Master Chef, un talent per chi coltiva le sue passioni e ha fiducia nel futuro

Si è conclusa da poco la decima edizione di Master Chef Italia 10, il talent show di cuochi amatoriali, che ha tenuto col fiato in sospeso un sacco di appassionati del settore, me compreso.

Le varie edizioni hanno visto al timone diversi giudici di alto rango, iniziando da Joe Bastianich, Carlo Cracco, Bruno Barbieri. Con il susseguirsi delle stagioni televisive, i primi due sono stati sostituiti da Antonino Canavacciolo, Antonia Klugmann e ultima new entry Giorgio Locatelli.

Per chi non lo sapesse l’obiettivo dei giudici è sempre stato quello di trovare dei talenti della cucina. I concorrenti si sfidano fino all’ultima goccia di sudore per arrivare in cima alla vetta, ma solo uno sarà il vincitore, il nuovo Master Chef Italia!

Parola d’ordine? Non arrendersi mai!

Il talent sin dalle selezioni vede impegnati i cuochi amatoriali in esibizioni delle loro potenzialità. È entusiasmante osservare quante gente si racconta dietro ad un piatto, i loro sguardi di speranza verso una porta nuova che li traghetterà nella famosa cucina di Master Chef.

Quello che trovo di fantastico in questo talent sono le passioni, i sogni e la tenacia nel portarli avanti. Ma c’è anche una parte emotiva che viene messa in evidenza, ossia le storie che ogni concorrente si porta dietro. Storie di gente comune, di quella che comunemente si alza ogni mattina e con sacrifici va a lavorare, che cresce dei figli con tutte le difficoltà, di malattie, di cari perduti, ma che non smettono mai di pensare a ciò che li rende vivi, che li fa sognare.

Nelson Mandela diceva: “Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso”. Ebbene sì, non c’è monito più azzeccato.

Nell’edizione di quest’anno non sono mancate le emozioni e i colpi di scena.

Antonio Aquila è stato il vincitore di questa edizione, 34 anni, maître di sala e docente di sala, originario della Puglia ma che vive in Emilia Romagna.

Nella penultima puntata alla domanda “perché vorresti vincere?”, ha risposto sfoggiando tutta la voglia di riscatto, per i suoi genitori e per la figlia, con gli occhi visibilmente lucidi.

Il concorrente si è distinto per l’onestà, per l’attaccamento ai valori veri, quali l’amicizia, il rispetto altrui. Ha lavorato a testa bassa, senza mai sferrare colpi bassi, giocando sempre ad armi pari.

Un grande plauso va a lui per aver sempre creduto di poter vincere umilmente e rispettando sempre la figura devi vari chef stellati che sono stati invitati in studio.

Anche in questa edizione ha trionfato il legame con il territorio di origine, infatti nella finale sono stati presentati dei piatti della cucina tradizionale rivisitati in chiave moderna.

Ma a proposito di sogni, merito di nota è l’affermazione di un altro concorrente, Cristiano Cavolini, metalmeccanico da 30 anni, con la passione per la cucina, che coltivava da tempo presso una associazione di paese dilettandosi ai fornelli.

É tale il suo trasporto verso il mondo culinario, che dopo essere stato eliminato dal talent show si è licenziato, proprio per investire tutto nel suo sogno. Una scelta ambiziosa, tra l’altro approvata e sponsorizzata dai giudici.

La storia di Cristiano, della nota “locanda Cavolini”, ha qualcosa di magico e spero possa essere d’esempio per tutti coloro che non hanno il coraggio di lasciare tutto per dedicarsi a ciò che di più bello possa esistere: le proprie aspirazioni, l’obiettivo rincorso da una vita.