Calcio

Serie C alle prese con diversi focolai di covid19: Arezzo, Bisceglie, Lucchese e Vibonese

Dopo il Palermo, costretto al rinvio di quattro gare, non solo la Vibonese, ma anche Arezzo, Bisceglie e Lucchese in difficoltà per il numero dei contagi.

Allarme Covid anche all’Arezzo e alla Lucchese. La Serie C è alle prese con tanti piccoli e temibili focolai, dopo quello di inizio torneo del Palermo, adesso tocca alla Vibonese, al Bisceglie e ai due club toscani fare i conti con il virus.

Intanto occorre annotare che la gara della Vibonese con il Foggia in programma domenica prossima, è stata rinviata dalla Lega Pro a data da destinarsi, preso atto del numero di persone contagiate nel team rossoblu (22) e della richiesta di rinvio formulata dall’Asp di Vibo Valentia per ragioni di sicurezza e sanità pubblica (uno dei contagiati si trova ricoverato in gravi condizioni di salute.

La situazione di Bisceglie ed Arezzo

Il Bisceglie, che milita nel girone della Vibonese, è arrivato a undici contagiati. Resta ora da capire cosa accadrà, un Bisceglie decimato ma non a sufficienza per portare al rinvio, stando all’ultimo regolamento pubblicato dalla Lega Pro, ma i nerazzurri ci risulta abbiano mandato la richiesta per rinviare a data da destinarsi la sfida con il Monopoli.

L’Arezzo, dopo gli ultimi tamponi sul gruppo squadra, ha fatto sapere con una nota di essere alle prese con la positività di “14 componenti della Prima Squadra e 4 componenti dello staff tecnico”. “Come da protocollo, tutti i tesserati risultati positivi – si legge nella nota – sono stati messi tempestivamente in isolamento domiciliare”. Fonti mediche del club fanno comunque sapere che, a parte un paio di casi con sintomi, tutti gli altri sono asintomatici. Viene ritenuto anche “molto difficile” che la squadra possa giocare contro la Sambenedettese. A causa del Covid-19, l’Arezzo già non aveva giocato contro il Mantova.

Rinviata Lucchese-Albinoleffe

Secondo rinvio consecutivo già ufficiale per la Lucchese. Dopo il rinvio della gara di domenica scorsa a Olbia – che verrà recuperata il 18 novembre -, anche quella interna di domenica prossima con l’Albinoleffe è stata rinviata a data da destinarsi per i numerosi casi di positività al Covid-19 nel gruppo squadra dei toscani. Rispetto alla trasferta di Olbia, quando la Lega Pro aveva disposto il rinvio poiché nella Lucchese mancava il numero minimo di calciatori della prima squadra negativi e dunque disponibili (13, di cui almeno un portiere), stavolta è stato il club toscano a richiedere il rinvio.

Secondo l’ultima nota della Lega Pro in merito, si gioca fintanto che una squadra con positivi riesca comunque a schierare almeno 13 calciatori, tra cui un portiere.

Cosa prevede il protocollo del 4 ottobre

Ecco uno stralcio del protocollo della Lega Pro che regolamenta i rinvii in caso di positività al Covid19.

2. fermo quanto disposto dal punto 1, la gara sarà regolarmente disputata, purché la società in questione, una volta ottenuti i risultati dei predetti test/accertamenti, possa schierare almeno 13 calciatori della rosa della prima squadra – tra i quali almeno un portiere – che siano risultati negativi al virus SARS-CoV-2. Qualora siano disponibili meno di 13 calciatori della rosa della prima squadra – tra i quali almeno un portiere – che siano risultati negativi al virus SARS-CoV-2, su istanza del club interessato, la Lega potrà autorizzare il rinvio della gara e la riprogrammazione della stessa alla prima data utile. Qualora non sia possibile, nel rispetto della calendarizzazione in essere, la riprogrammazione della gara entro il termine della stagione regolare, l’istanza di rinvio sarà rigettata e la gara verrà regolarmente disputata;

3. nel caso in cui, a seguito dell’avvenuto posticipo disposto dalla Lega Pro, la società richiedente non abbia ottenuto i risultati dei test nelle tempistiche indicate al punto 1, o decida comunque di non disputare la gara, la stessa sarà attinta dalla sanzione della perdita della gara con il punteggio di 0-3, senza l’applicazione dell’ulteriore penalizzazione di un punto in classifica, irrogata dal competente Organo di Giustizia

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