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Contratti di sviluppo, Vibo presenta progetti da 176 milioni per il porto e la cultura

Vibo Valentia “Città portuale” e “Città d’arte e cultura”: sono questi gli obiettivi programmatici e le vocazioni del territorio su cui il Comune di Vibo Valentia punta nella proposta progettuale per i Contratti istituzionali di sviluppo (Cis).

Progetti che valgono investimenti per 176 milioni di euro e spiccioli. I contratti istituzionali di sviluppo sono previsti ed istituiti dall’art. 6 del D. Lgs. 88/2011, che disciplina le risorse aggiuntive e gli “interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali”.

Abbiamo analizzato i progetti e le schede contenenti le proposte della giunta guidata dalla sindaca Maria Limardo che se finanziate e realizzate (problemi con difficoltà non da poco conto in una città che viaggia a ritmo di lumaca nelle opere pubbliche), gfarebbero fare a Vibo Valentia e alla intera provincia un rilevante salto di qualità nei servizi per la cultura, il turismo ed i trasporti.

Il progetto per la “Città Portuale”

il progetto per la riqualificazione del molo generale Malta

Asse portante di tutto è il porto di Vibo Marina, la città portuale, per il quale è prevista la parte più ingente degli investimenti, oltre 102 milioni di euro. Ben 81 milioni complessivi sono previsti per migliorie funzionali del porto – realizzazione del prolungamento del molo foraneo e del banchinamento esterno del molo di sottoflutto, per ovviare ai problemi della risacca che riducono la possibilità di utilizzo degli ormeggi nello scalo a navi di pescaggio profondo ed impediscono un uso corretto industriale e l’approdo di navi da crociera.

Il Comune, ha tirato fuori dall’archivio anche il progetto da 21 milioni di euro per la riqualificazione infrastrutturale e funzionale del molo generale Malta e della banchina Cortese che prevede la realizzazione di un’area espositiva e commerciale. Per quanto riguarda l’attracco delle navi da crociera si è prevista una banchina a giorno da realizzarsi lungo il molo sottoflutto e precisamente al molo Cortese all’esterno del porto.

Accanto al porto moderno, prevista la riscoperta dell’antico porto di Hipponion-Valentia con la realizzazzione un water front (collegamento porto di Vibo Marina – porto sommerso di Trainiti), per il quale sono previsti interventi per 20.000.000 di euro.

Sottacqua si vede chiaramente il molo sommerso – si legge nella relazione – E’ necessario procedere a dei rilievi topografici, seguirà poi la fase della tutela, della salvaguardia ed infine giungerà l’ora delle visite turistiche con immersioni guidate, osservazione dei fondali su barche dallo scafo trasparente che porteranno ad un’altra importante crescita culturale ed economica di Vibo Valentia. A seguito delle ultime scoperte, si è presentata l’esigenza di tutelare e valorizzare il patrimonio subacqueo di Vibo Valentia, oltre che quello in superficie, tema al centro del Waterfront, lo scopo sarebbe quello di mappare il tratto di costa Vibonese e creare in futuro dei percorsi turistici subacquei. Sarebbe, uno dei pochi casi al mondo di un “lungolungomare” che si collega ad un’esperienza suggestiva per chi potrebbe “passeggiare” in un’area sottomarina, catapultato nell’epoca dell’antica polis greca o in quella del municipium romano”.

La via di Venere e Cicerone così viene chiamato il percorso ciclo pedonale che da Vibo Marina dovrebbe arrivare fino alla Seggiola di Pizzo (9.115.000 euro), mediante la realizzazione di una pista sospesa in acciaio e in tratti a valle di elementi prefabbricati ad arco aperto in cemento armato.

Previsti, inoltre, progetti per il completamento del collegamento tra il porto e l’area industriale (7.181.714 euro) e la riqualificazione funzionale ed urbanistica area retro porto (area ex. Basalti) (7.980.520 euro).

Previsto inoltre un progetto per il riuso e la fruibilità del Castello di Bivona (4.278.468 euro), dove dovrebbero essere realizzati un giardino pubblico-belvedere naturale per riqualificare lo spazio abbandonato ai piedi del Castello e di grande valore per l’attrattività complessiva del monumento e la sistemazione di un sitema di rampe e passerelle per rendere visitabile in ogni sua parte la struttura. L’area intorno al Castello ancora non è stata soggetta ad una campagna di scavi, ma da alcuni studi archeologici è emerso che potrebbero venir fuori degli altri reperti, dovrebbe esserci anche un molo.

Il progetto per la “Città di arte e cultura”

Base torre delle Mura greche di Hipponiom

La città d’arte e cultura: in questo settore prevista la rete dei beni culturali ed ambientali per il turismo, con interventi da realizzare nel capoluogo. Prevista la realizzazione del Museo all’aperto del centro storico della città (1.715.346,00 euro). Un museo diffuso che consentirebbe di valorizzare la quantità e la qualità delle testimonianze archeologiche e culturali presenti in città, una vera e propria stratificazione storica affascinante dagli insediamenti pre-ellenici alla polis greca, dalla dominazione Romana a quella Bizantina; fino ai normanni che fecero della città, ribattezzata Monteleone, un centro nevralgico della cultura, dell’arte e del commercio.Altri interventi sono la riqualificazione degli spazi urbani e delle vie che connettono il centro urbano della città con il Parco archeologico del Cofino (10.235.120 euro) e il reupero dei Giardini storici (2.247.811 euro). Nel cuore del centro storico previsto il recupero e riuso dell’antico Convento di Sant’Agostino (XV sec.) (7.640.852 euro), destinato ad ospitare iniziative culturali (la casa delle associazioni e della cultura) ovvero una scuola di restauro di alta formazione. Altro intervento riguarda la Piramide della cultura da realizzare nella struttura abbandonata in località Otto canali, sulla strada per Piscopio, dove dovrebbe sorgere una Casa della Cultura (988.447,40 euro), una casa destinata agli studenti e all’informazione turistica, ci saranno anche delle salette attrezzate con postazioni pc dove gli studenti potranno lavorare ed effettuare le loro ricerche.

Interventi anche per la mobilità urbana, si va dalla riqualificazione Terminal Bus (2.000.000 euro) al completamento scala mobile tra il terminal e il centro città (435.000 euro), alla definizione dei collegamenti tra terminal bus e cittadella scolastica (600.000 euro).

Spetta adesso ad Invitalia, decidere quali progetti siano meritevoli di finanziamento. E soprattutto se non si tratta di un libro pieno di buoni propositi, una sorta di libro dei sogni, e privo di concretezza:

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