Costume e società

Aperta e chiusa in un mese la stradina “super veloce” tra Vibo Valentia e Portosalvo

Una lingua d’asfalto lunga quasi 4 chilometri, pericolosa per il transito veicolare, eppure sembrava una rivoluzione nei collegamenti tra il capoluogo e il mare.

Consegnata al Comune di Vibo Valentia lo scorso 8 luglio dal Consorzio di Bonifica, che l’aveva asfaltata, inaugurata con tanto di proclami e con la presenza di sindaco, assessori e politici vari (manccava solo la fanfara), la strada interpoderale tra Vibo e Portosalvo è stata interdetta al traffico alla vigilia di ferragosto. Da qualche giorno, all’imbocco sia dalla città che da quartiere marino, campeggiano due cartelli di divieto di circolazione.

La polemica è subito esplosa sui social per quella striscia di tre chilometri e 800 metri annunciata come una rivoluzione nel collegamento tra il capoluogo e la zona marina e diventata invece talmente pericolosa da doverla inibire al traffico. Qualcuno parla di auto che sfrecciavano a velocità elevate e di qualche incidente di troppo, fatto sta che dal 14 agosto quella strada che parte dal Cancello Rosso per giungere a Portosalvo è chiusa ai non residenti. “…in ogni caso la strada di grande utilità è percorsa da centinaia di auto che non conoscendo la pericolosità viaggia a velocità sostenuta, purtroppo ci sono stati già vari incidenti per fortuna non gravi, la strada stretta non consente il passaggio di due auto contemporaneamente…”, si legge in un post.

L’ennesima contraddizione, l’ulteriore paradosso che subisce la città. Perché bisogna chiedersi cosa sia cambiato nella percezione degli amministratori che appena quaranta giorni fa si sono presentati all’imbocco della nuova strada per una vera e propria cerimonia in pompa magna, alla presenza di autorevoli esponenti: oltre al presidente del Consorzio di Bonifica Domenico Piccione,  il sindaco del capoluogo Maria Limardo, l’assessore comunale ai Lavori pubblici Giovanni Russo, l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, il senatore vibonese di Forza Italia Giuseppe Mangialavori e il consigliere regionale vibonese Vito Pitaro. Tutti a decantare la splendida novità che avrebbe aperto nuove frontiere al futuro balneare di Vibo Valentia.

Adesso, invece, gli unici a poter fruire della strada “super veloce” sarebbero i residenti ed i proprietari dei terreni, perché il comando della Polizia municipale ha posto un bel cartello di divieto per motivi di sicurezza.

Perduto ormai da tempo il senso del ridicolo, non rimane che rifugiarsi nei social!

Il primo a commentare il paradosso è stato Francesco Colelli, coordinatore cittadino del Partito democratico, che chiosa il suo intervento ipotizzando che ” Il divieto serve solo a pararsi in caso di incidenti, che ci saranno”.

Altri, poi ricordano come si è arrivati all’apertura di questa strada, resa possibile dal Consorzio di Bonifica che aveva reperito dall’assessorato regionale all’Agricoltura un finanziamento di 222mila euro, somma impiegata sia per realizzare una condotta irrigua a vantaggio delle numerose aziende agricole – circa 80 imprese a conduzione familiare -, sia per ammodernare e ripristinare la carreggiata stradale: “molti anni fa – viene opportunamente ricordato – quando la Provincia era in forze, era stato proposto al comune, guidato allora dal sindaco Franco Sammarco, l’autorizzazione di procedere alla realizzazione di questa strada molto più larga e con tutte le segnaletiche previste. Ebbene, Sammarco ha negato alla Provincia i lavori replicando che era di competenza comunale la sua realizzazione”, lo ricorda, con giusto rammarico, uno dei tanti che lì hanno un pezzo di terra e per tenere in vita quel tratto di strada interpoderale hanno sborsato di tasca propria per interventi a causa delle frane che puntualmente ogni anno con le piogge si verificavano.

Ed allora, se nessuno mette in discussione il lodevole lavoro del Consorzio di bonifica, rimangono forti le perplessità per quella che alcuni definiscono “la spregiudicatezza propagandistica” con la quale prima si annuncia con enfasi l’apertura di una nuova arteria che “porterà da Vibo a Vibo Marina in 5 minuti” e poi, appena un mese dopo, la si chiude al transito, come a voler dire: “abbiamo scherzato!”.

Un “pesce d’aprile” fuori stagione? A nessuno viene da ridere, anzi…