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Addio al superticket sanitario. Da settembre la sanità costerà meno

Dal primo settembre entra in vigore l’abolizione del superticket: a prescindere dal reddito.

Viene cancellata la quota di 10 euro prevista per le prestazioni sanitarie specialistiche introdotta nel 2011. Una misura realizzata con risorse extra Fondo sanitario nazionale. «Cancelliamo una vera e propria tassa sulla salute», ha più volte spiegato il ministro Roberto Speranza. Per il ticket si spendono ogni anno quasi 3 miliardi di euro, solo una parte riguarda il superticket.

L’abolizione era prevista dalla legge del 23 dicembre 2019 e vale circa 165 milioni di euro nel 2020 e 490 per gli anni successivi. Resta invece, per chi non è esonerato in base al reddito, il costo del ticket in sé, variabile a seconda delle prestazioni, e pari a circa 30, 35 euro.

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