Cultura

25 aprile, il messaggio dell’Ufficio Scolastico Regionale

Una nota diffusa dalla Responsabile regionale Politiche giovanili  della U. S. R. ai Rappresentati delle Consulte studentesche della Calabria

Cari Rappresentanti, in occasione della ricorrenza della liberazione dell’Italia dal Nazifascismo, vorrei che tutti voi nonché gli studenti che rappresentate, rifletteste sulle dichiarazioni di Piero Calamandrei, il quale considerava la Scuola un “organo costituzionale” e centrale della democrazia, che “serve a permettere ad ogni uomo degno di avere la sua parte di sole e di dignità quale complemento necessario del suffragio universale  perché solo la Scuola può aiutare a scegliere e a creare le persone degne di essere scelte, che affiorino da tutti i ceti sociali.” Affermazioni perfettamente coerenti con l’art. 34 della Costituzione che recita: “La Scuola è aperta a tutti. I capaci ed i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.

E, pertanto, assume particolare rilievo per tutti noi che, a vario titolo operiamo nel mondo della Scuola, ricordare, oggi, le parole del grande costituzionalista tratte dal suo Discorso agli studenti sulla Costituzione del 26 Gennaio 1955: «Quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, questo è un testamento, un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione»