Una gran bella Vibonese. Una squadra che ha fatto divertire il suo pubblico, ritornato, anche se in numero limitato, sugli spalti del Luigi Razza.
Dopo un inizio di studio, i rossoblù hanno cominciato a mettere in atto le geometrie studiate in allenamento e già al ventesimo minuto erano in doppio vantaggio.
Azioni corali che hanno mandato spesso in confusione ed in difficoltà la difesa campana. Un’incontenibile Plescia attirava spesso i centrali di difesa su di lui e sulle fasce Statella, da una parte, e Spina, dall’altra, saltavano facilmente l’uomo nell’uno contro uno mettendo in area una quantità industriale di traversoni.
Da un’azione simile è nata la prima rete ad opera di Laaribi.
Una Vibonese che, ad un certo punto della partita, è stata padrona del campo, abbassando la guardia esclusivamente quando le distanze erano almeno di tre reti. Ogni volta che la Paganese ha ridotto le distanze, la Vibonese è stata sempre pronta a ripartire e concretizzare le azioni per una tranquilla gestione della partita.
Tutti bravi nella Vibonese. Ma la palma di migliore in campo è per Marco Spina. Come il suo cognome, è stato la spina nel fianco della retroguardia campana facendo impazzire con una serie di dribbling ubriacanti il suo diretto avversario.
Molto positiva anche la prova del reparto mediano dove Laaribi, Pugliese e Tumbarello hanno sempre giganteggiato contro i colleghi avversari.
Il risultato parla da sé. 5-2. Cinque reti in casa come in altre tre occasioni, nella storia della Vibonese in partite casalinghe, tra i professionisti. Il 5-0 alla Virtus Francavilla nella stagione 2018-19, il 5-0 al Catania e il 5-1 al Rieti nella scorsa stagione.
Dal Luigi Razza è tutto: Vibonese batte Paganese 5-2.
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