Roselli recupera tutti gli infortunati tranne Vitiello. Spina e Pugliese nel gruppo. La gara della 29.ma giornata di serie C girone domani alle 15,00 al “Razza”.
La cura Roselli ha portato alla Vibonese tre punti, frutto di tre pareggi consecutivi con un bilancio di 1 gol fatto e 1 subito che disegnano una squadra più sparagnina in attacco e più tetragona in difesa. Certo il gioco non è quello brillante di inizio stagione, quando Laaribi e compagni davano spettacolo sui campi di mezza serie C, mettendo alle corde anche la capolista Ternana, ma in questo momento domina il modulo del “primo non prenderle”.
Domani, domenica 7 marzo, arriva al Luigi Razza la Casertana. I falchetti dopo la roboante vittoria contro la Virtus Francavilla, non sono un cliente facile in questo momento.
D’altra parte la Vibonese l’ultima gioia in campionato l’ha avuta proprio contro la Casertana. Era il 3 dicembre e si giocava il recupero della decima giornata, rinviata causa covid, e la squadra allenata allora da Galfano si impose per 2-0 con un gol per tempo, soprattutto dominando la partita.
Sulla panchina oggi siede Giorgio Roselli, che ha cambiato totalmente la filosofia di gioco dei rossoblu. Piccoli passi vanno bene, ma adesso la Vibonese non ha alternative, da domani contro la Casertana deve assolutamente cambiare marcia se vuole mantenere la categoria. Ormai il margine dalla zona play out è ridotto ad un solo punto e la vittoria manca da un’eternità: ben quattordici giornate! Troppe, per la squadra che aveva incantato tutti nella prima parte di campionato, e nessuno riesce a credere che si siano tutti imbrocchiti all’improvviso.
Per la gara con la Casertana (si gioca con inizio alle 15 e diretta su Radio Onda Verde), Roselli ha recuperato quasi tutti i giocatori. Si sono allenati in gruppo anche Spina e Pugliese, mentre è ancora out Vitiello.
Nei precedenti al Razza tra le due squadre il bilancio è di due vittorie per i rossoblu, un pareggio e una sconfitta.
Mancano 10 giornate alla fine ed i potenziali 30 punti in palio potrebbero ancora sovvertire tante posizioni sia in chiave play out che in quella play off. Soltanto che adesso conta un solo verbo: vincere! Per ritrovare il bel gioco c’è tempo.