Città e ambiente

Urban Nature del Wwf a Vibo, tra i patriarchi arborei del Parco delle Rimembranze

Domenica prossima 9 ottobre dalle 9.30 appuntamento nel luogo dove natura, storia e archeologia si incontrano

Si rinnova anche quest’anno l’iniziativa del WWF Italia finalizzata alla riscoperta e alla valorizzazione delle aree verdi cittadine che rappresentano dei patrimoni di biodiversità troppo spesso trascurati e poco conosciuti. In questo senso Vibo valentia non è da meno, tanto che i suoi polmoni verdi storici (villa Gagliardi) sono chiusi o sottovalutati, come accade per il Parco delle Rimembranze sito all’ingresso della città arrivando dall’autostrada.

Un luogo simbolo dove natura, storia e archeologia viaggiano a braccetto e dove è possibile ammirare anche uno dei panorami più belli della regione, con lo aguardo che può spaziare al tramonto verso le Isole Eolie e il suo gigante nero: lo Stromboli.

In questo luogo affascinate, dove i greci innalzarono le colonne del tempio dedicato a Proserpina e da dove Garibaldi si affacciò nel suo viaggio verso l’Unità d’Italia, il WWF di Vibo Valentia, con il suo presidente Guglielmo Galasso e tutti i volontari del sodalizio ambientalista, ha organizzato per domenica 9 ottobre il suo annuale Urba Nature.

Oltre ai lecci e ai cipressi che ricordano i caduti vibonesi in guerra, il parco custodisce patriarchi arborei di notevoli dimensioni e di varie specie, sia autoctone, come le querce sempreverdi, che originarie di altri continenti, per come sarà evidenziato nel corso della visita guidata organizzata per l’occasione.

L’accoglienza dei visitatori è prevista a partire dalle 9,30, mentre alle 10,30 avrà inizio la citata visita alla scoperta della flora arborea del Parco che sarà ulteriormente arricchita dalla messa a dimora di altre essenze forestali autoctone, grazie alla ormai collaudata e proficua collaborazione tra WWF Vibonese e il Reparto Carabinieri Biodiversità di Mongiana, presenti anche con militari a cavallo.

Previsti anche giochi per intrattenere i visitatori più piccoli e, a conclusione, un intervento musicale a cura del flautista Maestro Giuseppe Massaria.

Il Parco delle Rimembranze

Così denominato perché ogni albero è dedicato ad un vibonese caduto in guerra. Dal belvedere, si gode una splendida vista sul golfo di Sant’ Eufemia ed il suggestivo tramontare del sole sulla bocca dello Stromboli. Da qui, Garibaldi ha potuto scorgere l’esercito nemico in rotta sia per mare che per terra e sino a qualche hanno addietro, a testimonianza dell’evento, era posta una lapide con la seguente epigrafe:
“Da questo verone sull’infinito, il 27 agosto 1860 Garibaldi vide nelle fuggenti schiere borboniche il fato della tirannide e i fati d’Italia grandi sul mare”.

TEMPIO DEL BELVEDERE | I Luoghi del Cuore - FAI


Situato nel centro del Parco delle Rimembranze è il Tempio di Persefone il quale costituisce il primo rinvenimento di Hipponion effettuato dal P. Orsi nel 1916, stilobate di un grandioso tempio dorico ( VI sec. a. C. ) che si pensa dedicato a Proserpina, dea tutelare degli Ipponiati. Oggi solo un rudere perché i marmi e le varie colonne furono adoperati (nell’XI sec.) per edificare la Cattedrale Normanna della vicina Mileto.