“Libera contro le mafie” dedica una giornata in memoria dei migranti sepolti nel cimitero di Bivona. Nel giorno che precede i festeggiamenti dell’Epifania, la delegazione del sodalizio vibonese si é ritrovata dinanzi al luogo sacro per rendere omaggio alla memoria delle 35 tombe che custodiscono i resti mortali di uomini, donne e bambini, vittime della tratta di esseri umani. A partecipare al tributo, oltre al responsabile locale di Libera Giuseppe Borrello e dei militanti, anche l’ex responsabile della medesima associazione, Monsignor Giuseppe Fiorillo, e il presidente della Pro Loco Vibo Marina, Enzo de Maria; presente, inoltre, il presidente del consiglio comunale di Vibo, Rino Putrino. All’ingresso del camposanto, i partecipanti hanno ascoltato il discorso di Raffaella Barbuto, attivista di Libera, che ha spiegato nel dettaglio le profonde motivazioni alla base dell’evento. “Essere parte di una comunità – ha riferito l’attivista – implica il dovere di non dimenticare che il nostro territorio é stato teatro di una tragedia, con protagoniste persone scappate dalle loro terre d’origine e scampate chissà a quale odissea per giungere fin qui. Purtroppo – ha continuato Raffaella Barbuto – per alcuni sfortunati quel viaggio é stato l’ultimo della loro vita. Oggi la nostra terra é il luogo di riposo delle loro spoglie e, quindi, sta a noi non dimenticarcene donando loro una nostra preghiera”. Libera è una rete di associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi e parrocchie, gruppi scout, coinvolti in un impegno non solo “contro” le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta, ma profondamente “per”: per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per i diritti di cittadinanza, per la cultura della legalità democratica e la giustizia sociale valorizzando la memoria delle vittime di mafie e contrastando il dominio mafioso del territorio. Di seguito, a prendere la parola é stato il Presidente della Proloco. “Nel porto di Vibo Marina – ha affermato Enzo de Maria – fino al 2017 sono giunti circa 22.000 migranti con navi della Guardia Costiera e delle ONG. Attualmente, nel piccolo cimitero di Bivona sono sepolti 35 migranti, 17 dei quali si disconosce chi siano. Essendo rimasti ignoti, sulle lapidi è stata riportata solo la dicitura “fratello migrante, venuto dal mare”. Nulla di piú, sfortunatamente”. Il 23 luglio 2016 la nave della Marina Militare Irlandese, James Joyce, giunse nel porto di Vibo Marina con a bordo circa 600 migranti, oltre a 16 salme recuperate nel Canale di Sicilia. “Oggi é giusto – ha proseguito De Maria – almeno di quelli conosciuti, ricordarne i nomi: Yu John, Hamed Hsar Gome, Vimed Salid, Libar Salad Hassan, Hasar Abdulcadir, Abdusalam Salat, Mohamed Hamxa, Ali Issa, Hassar Abdi, Hamed Gula, Hamed Osman, Le Shiba Huse, Mohamed Gulle, Cisse Naminata, Efe Sivesta, Mohamed Topaz, Mohamed Adde, Mohamed Hadim, Monjoh Aiah, Haiah Menjoh, Jugarin Gabriel”. L’obiettivo della locale Pro Loco é quello di divulgarli in Africa attraverso canali istituzionali o di altre associazioni, con l’intento che la notizia possa giungere a qualche familiare e con la speranza che trovino almeno un minimo conforto nel saperli custoditi nel cimitero di Bivona. Chissà, un giorno magari, possa realizzarsi un ritorno della salma nei rispettivi paesi d’origine”. Infine, prima della preghiera collettiva davanti ai loculi, un ultimo ricordo é stato fatto dai ragazzi di Libera e da Monsignor Giuseppe Fiorillo. “Siamo oggi riuniti – ha ricordato lo storico “prete vibonese degli ultimi” – per donare una preghiera alle anime di questi sventurati figli di Dio che non sono riusciti a realizzare in questa terra il loro desiderio di una vita migliore. Dunque, voglio qui ricordare a tutti la figura di Daniele Comboni, un uomo importante nella storia dei missionari cattolici. Comboni affermava sempre che sono solo gli stessi uomini e le donne a poter aiutare a risollevare i loro paesi. Questo, purtroppo, fino ad oggi non é avvenuto per l’intromissione di attori stranieri, e dei loro interessi commerciali ed economici, che vanno quasi sempre a discapito del benessere e del quieto vivere che quei posti meriterebbero”. Infine, ogni anno nel giorno della commemorazione dei defunti la Pro Loco di Vibo Marina depone dei fiori sulle tombe dei migranti sepolti nel cimitero di Bivona sostituendosi così nel ricordo ai loro cari, i quali purtroppo troppo lontani o ancora alla loro disperata ricerca.
