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Tropea saluta Raffaella Carrà con le sue canzoni per le vie del borgo. Ecco le più belle

Questa sera, venerdì 9 luglio dalle 18,30 alle 20,30, due ore dedicate interamente alla regina della televisione italiana, scomparsa qualche giorno fa.

Il Comune di Tropea, in collaborazione con la Pro Loco Tropea e con Saverio Muscia, ricorderanno Raffaella Carrà, l’icona della musica e della televisione italiana nella giornata odierna, quella dell’ultimo saluto alla grande artista della televisione italiana, venerdì 9 luglio. Le vie del Borgo dei Borghi dalle ore  18:00 e sino alle 20:30, risuoneranno diffondendo in filodiffusione i suoi successi musicali.

“La Regina della tv, rimarrà scolpita per sempre nei cuori degli italiani per la sua grande umanità, la sua risata, il suo perfetto caschetto biondo, il suo ottimismo e la sua contagiosa allegria”, dice il sindaco Giovanni Macrì.

Le canzoni più belle di Raffaella

Ma che musica Maestro (1970)

E’ stata la sigla di Canzonissima del 1970, presentata da Corrado. Sull’altro lato del 45, come allora si chiamavano in singoli c’era Non ti mettere con Bill. È stata scritta da Sergio Paolini, Franco Pisano e Stelio Silvestri.

Chissà se va (1971)

Un’altra sigla di Canzonissima. Questa volta la canzone è stata scritta da Castellano e Pipolo cui si aggiunge Franco Pisano. Sul lato B troviamo Perdono, non lo faccio più. Raffaella indossava un top psichedelico e un pantalone aderentissimo moderno oggi.

Tuca Tuca (1971)

Balletto sensuale in origine accettato a fatica dalla Rai. Intere generazioni hanno ballato su questa canzone scritta da Gianni Boncompagni e Pisano, per una Raffaella ammiccante e sensuale.

Rumore (1974)

Donna Summer impazzava con A Love Trilogy, Raffaella uscì con Rumore. E’ stata tradotta in inglese, spagnolo e francese, ha venduto oltre 10milioni di copie.

A far l’amore comicia tu (1976)

Oltre 20 milioni di copie vendute nel mondo per la canzone che ha proclamato Raffaella Carrà icona sexy. Nel 2011 Bob Sinclair ha presentato una nuova versione del brano intitolata Far l’amore e pubblicata anche in inglese, tedesco, francese, spagnolo, portoghese, turco e greco.

Tanti auguri (1978)

E’ un inno all’amore libero da condizionamenti geografici e sociali. Ricordando “Com’è bello far l’amore da Trieste in giù” Raffaella ha cancellato i confini del cuore. Una canzone rivoluzionaria per il costume degli italiani. Diventò un inno alla liberazione sessuale.

Ballo ballo (1982)

Pazza su una terrazza con quella sensazone magica alla quale basta un piccolo riposino per poi ricominciare. La voce di Raffaella è più calda del solito, il sospiro è calamitante per perdersi in un ballo d’amore da capogiro e senza respiro.