Il cubano fa la differenza. La formazione giallorossa lotta su ogni pallone, ma alla fine la capolista fa suo il match del PalaMaiata.
Perugia vince meritatamente contro la Tonno Callipo Vibo, che di fronte ad una delle squadre più forti d’ Italia e di Europa, ha giocato ancora una volta la sua onestà partita. Unica differenza in campo l’hanno fatta gli opposti. Da una parte, quella umbra, Leon è stato devastante al servizio e in attacco, dall’altra Abouba è apparso un oggestto misterioso in serata no: poco incisivo e con molti errori determinanti.
Primo set. Le due squadre partono sempre vicine nel punteggio, quasi a volersi studiare. Perugia qualche volta allunga la Callipo sta dietro al filo conduttore della partita e non molla. Si arriva sul diciassette pari ed in battuta va Leon che sono a quel momento era sembrato in letargo. Il suo telento e la sua classe scavano il primo importante solco tra le due squadre. La I padroni di casa hanno la forza pareggiare. Si ricomincia. Perugia però non molla assolutamente e picchia duro sia in battuta con Atanasijevic e che in attacco. Un errore in attacco degli umbri porta il punteggio sul venti a ventidue e poi sul venti venti a ventitré. Gli uomini di Sirci però non mollano ed un errore in attacco di Abouba regala il. Primo set point agli ospiti, sprecato al servizio. Si arriva al ventitre ventiquattro con un muro di Chinenyeze. Il set si chiude poi con una murata di Leon su attacco di Abouba.
Secondo set. La Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia, parte davvero bene e mette in difficoltà Perugia che sbaglia tantissimo. I vibonesi allungano nel punteggio e sembrano aver ingranato la marcia giusta. Poi però il solito Leon al servizio, e qualche errore di troppo dei locali, rimettono in carreggiata la corazzata umbra. Nonostante questo i giallorossi non si demoralizzano. Recuperano nel punteggio sino al dieci pari. Poi con Rossard vanno avanti. Travica e compagni dimostrano la loro bravura e non solo pareggiano, ma mettono al freccia e vanno sull’ undici a dodici e poi sull’ undici a tredici. Abouba in attacco ricuce lo strappo. Ma Perugia è determinata e porta ancora a due i punti di vantaggio. Si va sul dodici a quattordici. Tredici a quattordici prima e poi parità su un errore di Leon. Da qui inizia lo spettacolo con le due squadre che picchiano e se le danno di santa ragione. Alla fine ha la meglio la Tonno Callipo che si porta a casa il set sul vetinove a ventisette.
Terzo set. Perugia non vuole assolutamente correre rischi e mette le cose in chiaro sin da subito. Prima Atanasijevic e poi Leon annientano le velleità della squadra di casa, che non riesce assolutamente a reagire. Per Travica e compagni è tutto facile, visto che il parziale scivola via e si chiude sul 17/25.
Quarto set. La musica non cambia, purtroppo per la Callipo. Infatti gli ospiti sono un treno inarrestabile che non perdona. Una volta avanti mette pressione agli avversari che cedono di schianto, nonostante un recupero nel finale. Sul 22-24 arriva anche l’errore di Abouba che ancora una volta mette fuori un attacco in parallelo e chiude il match. Di fronte ad una squadra così forte ed attrezzata può capitare. Alla fine la Sir Safety si porta a casa i tre punti meritatissimi. Per la Callipo non cambia nulla. Il cammino è sempre spianato e nulla è precluso.
Tonno Callipo Vibo – Syr Safety Perugia 1-3
Progressione set: 23/25 – 29/27 – 17/25 – 25/22
Vibo Valentia: Chinenyeze 10, Chakravorti, Sardanelli ( L2), Gargiulo, Abouba 13, Dirlic,Saitta 1, Rossard 15, Corrado, Rizzo ( L1), Cester 8, Defalco 12, Lyneel, Birigui.
Perugia: Piccinelli (L2), Ricci 6, Vernon-Evans,Travica 1, Ter-Horst 3, Sossenheimer, Biligno, Leon 28, Zimmerman 1, Sole’ 12, Russo, Colaci (L1), Atanasijevic 14, Plotnyskyi 12.
Arbitri: Stefano Carretti e Stefano Cesare.
Note.Battute Vincenti Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 4. Battute errate Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 15. Muri Vincenti Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 4. Battute Vincenti Perugia 10. Battute errate Perugia 21. Muri vincenti Perugia 8.
(La foto di copertina è di Guido Milli)
