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Stazione Vibo-Pizzo abbandonata: i progetti, se ci sono, restano nel cassetto

Una stazione da incubo, eppure stiamo parlando dello scalo ferroviario di un capoluogo di provincia e del territorio più turistico della Calabria.

La Stazione di Vibo Valentia-Pizzo continua a rimanere nel degrado e nell’abbandono assoluto. E’ vero che siamo in tempo di covid, è pure vero che l’interruzione della statale 18 la rende lontana dal capoluogo con ben 16 chilometri di percorso alternativo da affrontare per raggiungerla, ma fa tristezza vedere lo scalo ferroviario più importante della provincia più turistica della Calabria ridotto peggio della peggiore fermata della Metro.

L’abbandono di Ferrovie, l’azzeramento del decoro urbano, la riqualificazione che sembra solo un sogno chiuso nel cassetto: la musica non è la stessa di sempre, è peggio. Più che in dismissione, il set già pronto per un qualunque film horror, persino di pomeriggio, eppure, ancora, i treni ci passano, anche qualcuno ad alta velocità. Il bar è chiuso da mesi, la biglietteria non funziona ed i vetri sono oscurati da fogli di carta, i marciapiedi sono desolati e tristi come dopo una catastrofe, nemmeno un minimo di sorveglianza, il piazzale sporco. La sera la paura sale alle stelle.

Proteste, polemiche, idee, possibilità di rilancio, riunioni e consiglio comunale nel piazzale della stazione a cosa hanno portato? A nulla. La promessa di un restyling da parte di Rfi si è fermata ad una imbiancata al sottopassaggio e alla verniciatura delle ringhiere dell’ultimo binario. E’ troppo chiedere un po’ di più? Come quei cartelli semi cancellati che indicano il nome della stazione o una pensilina tra il secondo e il terzo binario? Dei tabelloni aggiornati e più leggibili? Un piazzale pulito e più decoroso? O la riapertura del bar per la quale non si sa se è stato fatto o meno un bando? Le immagini sono eloquenti, dopo che l’ultimo tassista è andato via, siamo rimasti soli. “E’ una desolazione”,