Calcio

Serie C, ecco i calendari. Per la Vibonese esordio con la Cavese

Partirà dalla Campania la stagione 2020-21 per la società rossoblu. Inizio il 27 settembre.

Sono stati elaborati i calendari dei tre gironi di serie C. Anche il Catanzaro parte lontano dalle mura amiche. Primo impegno per i giallorossi a Potenza.

Per la Vibonese subito sfida da amarcord con l’ex allenatore Giacomo Modica, passato alla Cavese qualche mese fa dopo una stagione esaltante a Vibo Valentia. Sarà lo scontro anche di due filosofie del calcio simili, visto che Angelo Galfano ama lo stesso modo di giocare. Il derby tutto calabrese con il Catanzaro arriva già alla quarta giornata, in programma l’11 ottobre al Luigi Razza, appena subito dopo il primo turno infrasettimanale (7 ottobre) che vedrà l’undici di patron Pippo Caffo viaggiare alla volta di Francavilla Fontana, in Sicilia.

Il calendario completo. Al via il 27 settembre, si chiude il 28 aprile

Tutte le partite della Vibonese. Prima in casa con la Juve Stabia

Il momento della elaborazione dei calendari in diretta su RaiSport

“Mi aspetto che il campionato possa portare gioia e normalità, quindi mi aspetto che il pubblico torni allo stadio. Dopo lunghi mesi di sofferenza, sarebbe bellissimo vedere i tifosi contenti”.

Francesco Ghirelli (Presidente Lega Pro)

Campionato con liste a 22? Giusto così

Durante la presentazione dei calendari si è parlato anche della questione delle liste da 22 giocatori per ogni società.

Il presidente Ghirelli ha ribadito la sua posizione: “Liste a 22? Vogliamo dimostrare che abbiamo ragazzi forti. C’è bisogno di coerenza e di risparmio per le società. Non potevamo chiedere la cassa integrazione al Governo con uno spreco del genere nelle rose delle squadre, si risparmiano 11 milioni di euro”,

A dargli mano forte è stato anche Caiata, presidente del Potenza: “Chiediamo che la Serie C diventi un campionato sostenibile. Vogliamo la defiscalizzazione e l’apprendistato per i giovani calciatori. Dobbiamo essere i primi a dare l’esempio. La lista a 22 limita le grandi società, è vero, ma bisogna mettere davanti la maggioranza dei club”.

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