Attualità

Sentenza del TAR, ora si passa agli insulti e alle minacce

Nota del CPO di Vibo Valentia per stigmatizzare la “gogna mediatica che i/le Colleghi/e stanno subendo nell’esercizio delle loro funzioni”

Se non fosse una cosa terribilmente seria, ci sarebbe da ridere; certamente c’è da preoccuparsi e riflettere, con la Calabria ormai infilata in un vicolo cieco tra ordinanze regionali, relativi ricorsi e successivi interventi del tribunale amministrativo, con risvolti annessi. Questo perché, il Tar della Calabria anche stavolta ha bocciato la chiusura delle scuole disposta dal presidente ff della Regione Nino Spirlì; ovvero, la stessa decisione che il Tar aveva preso nel gennaio scorso, in quel caso per le scuole elementari e medie. Quindi, oggi si torna in presenza in tutti gli istituti di ogni ordine grado dopo la sospensione dell’efficacia dell’ordinanza. Basta così? Ed in vece no, perché 5 sindaci del crotonese hanno deciso di chiudere lo stesso, disattendendo di conseguenza i giudici amministrativi e riconfermando l’ordinanza appena bocciata. E non è tutto, perché, nel frattempo, sui social si scatena la bagarre tra fautori e detrattori, tra chi esulta alla sentenza del Tar e tra chi inveisce contro chi ha proposto ricorso. Vere e proprie invettive, che a tratti superano i limiti, contro genitori ed avvocati sostenitori del rientro a scuola, in un crescendo di insulti e minacce al punto che il CPO di Vibo Valentia, Comitato Pari Opportunità, istituito presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati dello stesso Foro, ha sentito l’esigenza di intervenire con una nota per esprimere: “massima solidarietà nei confronti di tutti i Colleghi e Colleghe che rappresentano i genitori innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nell’impugnare le varie Ordinanze (Regionali, sindacali e simili) volte a disporre la chiusura dei plessi scolastici”.

“Senza entrare nel merito della delicata questione relativa al contingente e drammatico periodo che tutti stiamo vivendo – scrivono gli avvocati componente il CPO di Vibo Valentia guidati dalla presidente Maria Saverino – non si può restare indifferenti innanzi ad una gogna mediatica che i/le colleghi/e stanno subendo nell’esercizio delle loro funzioni. È inaccettabile leggere messaggi colmi di odio a loro rivolti che, nel tutelare gli interessi dei propri assistiti e nell’assicurare un diritto di difesa costituzionalmente garantito, si vedono ingiustamente attaccati e addirittura minacciati. Pertanto – concludono – il Comitato stigmatizza tali comportamenti nel difendere la categoria tutta”.